Ex Gigli, il segretario Pd Canzonetta replica a Felicioni: “Ridicolo accusare il sindaco di aver tradito la fiducia dei cittadini”

PORTO SANT'ELPIDIO - "Noi contiamo su una revisione dell’Agenzia del Demanio, magari supportata da nuovi elementi"

“Comprendiamo la sofferenza di Alessandro Felicioni nel dover ancora stare in Consiglio comunale resistendo a quella vocina che gli dice continuamente:’chi te lo ha fatto fare, perché ti sei immischiato in cose così lontane dalla tua sensibilità’. Dovrebbe però indirizzare la sua rabbia verso quelli che lo hanno convinto a candidarsi e quegli altri che lo hanno persuaso a restare in Consiglio dopo le sue dimissioni”. E’ quanto mai dura la replica della segretaria cittadina del Partito Democratico Patrizia Canzonetta alle accuse lanciata da Felicioni che ha chiesto le dimissioni del sindaco Franchellucci dopo la vicenda ex Gigli (leggi l’articolo).

“Il Sindaco è il bersaglio sbagliato e accusarlo di aver tradito la fiducia dei cittadini è una ridicola ‘sparata’. I Sindaci – prosegue la Canzonetta –  non contrattano né prezzi di acquisto né prezzi di vendita, sono i tecnici preposti a fare le stime e a determinare i valori. Anzi, nel caso della porzione del riqualificato cinema Moderno che il Comune si è impegnato ad acquistare dal privato, il valore indicato dai tecnici comunali è stato sensibilmente inferiore a quello trasmesso dall’Agenzia delle Entrate. Il Sindaco avrebbe dovuto, semmai ne fosse stato pure convinto, scavalcare gli uffici competenti ed imporre una sua valutazione? Vediamo chi indovina quale sarebbe stato il reato. Oppure il Sindaco avrebbe dovuto aspettare anni il pronunciamento dell’Agenzia del Demanio e ritardare sine die l’intervento di riqualificazione della parte più importante della Città? Noi crediamo di no. Un bravo Sindaco non deve solo conoscere la strada giusta, deve anche imboccarla. E dopo anni di ritardi dovuti ai continui interventi della Soprintendenza non si poteva proprio aspettare ulteriormente. Ora bisogna superare un nuovo ostacolo. L’incredibile valutazione fatta dall’Agenzia del Demanio complica la conclusione della procedura di acquisizione mettendo in oggettiva difficoltà il proprietario dell’ex Cinema che ha investito nella riqualificazione e che si trova a dover vendere verosimilmente in perdita.
Noi contiamo su una revisione dell’Agenzia del Demanio, magari supportata da nuovi elementi. Ma siamo comunque convinti che malgrado l’assurda burocrazia che ha caratterizzato il percorso di riqualificazione di Piazza Garibaldi, l’Amministrazione saprà trovare la giusta soluzione, nella consueta trasparente modalità”.


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