di Nunzia Eleuteri
Cresce sempre più l’esperienza museale dell’imprenditore fermano Stefano Luzi che con le sue vetrine Daca sta raggiungendo traguardi importanti e di grande valore. Dopo aver avuto l’onore di custodire uno dei tesori religiosi più importanti d’Italia, le reliquie di San Francesco d’Assisi, (leggi articolo), le vetrine dell’azienda Tre Elle hanno raggiunto il Palazzo Ducale di Urbino, una delle location più prestigiose delle Marche e d’Italia.
Il recente intervento espositivo a La Galleria Nazionale delle Marche è stato inaugurato ieri pomeriggio, mercoledì 30 ottobre, con la mostra “Raphael Ware: i colori del Rinascimento ad Urbino”. Un’esposizione che contiene opere legate a Raffaello: un nucleo di maioliche realizzate sulle incisioni dei suoi allievi e altre 147 maioliche provenienti da importanti collezioni private.
“La Galleria Nazionale delle Marche al palazzo Ducale di Urbino è uno dei venti musei italiani che, per la loro rilevanza, sono dotati di autonomia speciale in termini scientifici ed organizzativi – si legge sul profilo LinkedIn di Daca Vetrina d’Autore – tra questi, ad esempio, si annoverano Villa Adriana e Villa D’Este ed i Musei Reali di Torino. L’allestimento, ideato dall’architetto Giacomo Ortenzi, prevedeva la realizzazione di diverse tipologie di vetrine, tra cui quelle a parete, quelle a centro stanza e vetrine che si innestano in un arco all’interno di una delle stanze. Un intervento espositivo particolarmente complesso.”.
Esprime tutta la sua soddisfazione l’imprenditore Stefano Luzi per il risultato ottenuto e ringrazia i suoi collaboratori: “Posso dire che anche questo è stato un successo di squadra. Un grande ringraziamento va al direttore della Galleria Nazionale e a tutto il suo staff. Un grazie particolare lo dedico all’architetto fermano Giacomo Ortenzi di Ossigeno: è un vero piacere lavorare fermano e marchigiano! Un meritatissimo riconoscimento va anche all’architetto Mauro Amurri di Daca Tre Elle responsabile dei progetti di Assisi e di Urbino, e un applauso a tutto il mio staff produttivo che ha lavorato instancabilmente e con professionalità. Insieme abbiamo reso possibile l’allestimento del primo museo della Maiolica della regione Marche che ha abbellito ancor di più il museo nazionale di Palazzo Ducale che sappiamo ormai essere collocato tra le mete più ricercate del panorama turistico culturale e non solo. Un po’ di noi, del Fermano, in quel contesto non guasta – conclude Stefano Luzi – frutto di passione, impegno e amore per il lavoro che dà dignità all’opera dell’uomo.”.
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