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Dragaggio, Loira alla Carmar
per lo spostamento delle sabbie
in attesa dei ’30mila metri cubi’

PORTO SAN GIORGIO - Dal Comune: "Continua comunque il pressing del sindaco alla Regione e al Ministero affinché sia autorizzato e finanziato il progetto e la realizzazione di un’opera infrastrutturale che rallenti il processo di insabbiamento del porto"

Mentre è il corso lo screening di Via (valutazione di impatto ambientale) relativo alla ricollocazione delle sabbie oggetto delle prossime operazioni di dragaggio, il sindaco Nicola Loira si è recato in Ancona per concordare con la ditta Carmar Sub le modalità e le tempistiche per un imminente intervento di spostamento interno dei materiali dal canale d’accesso al porto.

“Come comunicato ai pescatori e ai diportisti è nostra intenzione ripristinare una migliore navigabilità del canale – spiega il sindaco – Questo in attesa di procedere alle prossime operazioni di dragaggio che verranno effettuate utilizzando il finanziamento ministeriale del 2017, in procinto di essere introitato nelle casse comunali, e quello regionale iscritto al Bilancio del 2020. Completate infatti tutte le procedure autorizzative ed espletate le seguenti gare d’appalto, si procederà ad un escavo di oltre 30mila metri cubi come dal progetto complessivo redatto dal Provveditorato delle Opere marittime di Ancona che sarà portato ad esecuzione in due stralci ravvicinati”.

“Per assicurarsi che le operazioni di spostamento interno delle sabbie vengano effettuate al più presto, comunque entro il mese di novembre – aggiungono dal Comune – il primo cittadino si è recato alla Carmar accompagnato dal collaboratore della società dorica Basilio Ciaffardoni. Ha incontrato l’amministratore delegato Giampaolo Ceccacci e discusso delle operazioni da effettuare, anche sulla scorta dei rilievi batimetrici recentemente effettuati dalla Capitaneria di Porto. I lavori si focalizzeranno sulla rimozione di alcuni cumuli di sedimento che, al momento, rendono difficoltosa la transitabilità del canale”.

“Consistono in uno spostamento interno delle sabbie: ciò non va ad incidere sulla classificazione delle stesse che sono state analizzate la scorsa primavera – tiene a precisare Loira – Va ricordato che sono state riconosciute di ‘categoria A’ e possono essere ricollocate in mare. La Regione, che è titolare delle sabbie, ha deciso in base ad uno studio scientifico che le stesse debbano essere necessariamente sistemate in un’area soggetta a erosione individuata nella parte sud di Marina Palmense. Le complessi, e per certi versi, incomprensibili lungaggini burocratiche legate tanto al ricevimento effettivo dei finanziamento quanto alla gestione delle sabbie ci inducono a compiere un secondo intervento di un spostamento interno delle stesse dopo quello effettuato a marzo, nella consapevolezza tuttavia che nei primi mesi del nuovo anno avremo un canale pienamente e finalmente transitabile”, conclude Loira.

“Continua comunque il pressing del sindaco alla Regione e al Ministero affinché sia autorizzato e finanziato il progetto e la realizzazione di un’opera infrastrutturale che rallenti il processo di insabbiamento del porto.


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