Esultanza dei gialloblù dopo il gol partita di Rutzittu in Fermana-Cesena del 1999/00 in serie B. A fine stagione entrambe le squadre retrocederanno in C1
di Paolo Bartolomei
FERMO – La vittoria conquistata a Rimini (la prima della gestione Antonioli dopo il buon pareggio a Modena all’esordio e la sconfitta interna contro la Triestina dal punteggio troppo punitivo per l’andamento della partita) è stata utile per restituire fiducia e serenità all’ambiente ma soprattutto per ridare ossigeno alla classifica.
La squadra gialloblù è uscita dalla zona play out anche se solo di due punti e di una posizione. Stessa situazione di classifica del Cesena, avversaria di domani, che ha una condizione speculare a quella dei canarini (3 vittorie, 3 pari e 6 sconfitte), e che gli undici di Antonioli puntano pertanto a sorpassare.
La formazione bianconera è una sfidante blasonata: ha in bacheca 13 partecipazioni alla Serie A (la prima nel 1973), detiene attualmente la 32° miglior tradizione sportiva in Italia. Dal 1960 al 2018 aveva sempre militato solo nelle prime tre serie calcistiche (soprattutto serie A e B), poi un anno fa, benché salva sul campo in serie B, c’è stato il fallimento giudiziario sotto un debito “monstre”, la rinuncia all’iscrizione in serie B e la ripartenza dalla serie D attraverso la società dilettantistica cesenate del Romagna Centro (che tra l’altro la Fermana aveva incontrato solo un anno prima, in occasione della promozione in C). Dodici mesi dopo l’ormai ex Romagna Centro, che nel frattempo aveva cambiato pelle in Cesena Football Club, vince il campionato di serie D ed eccoci arrivati ad oggi.
QUI CESENA, BRUTTI NUMERI MA
MISER FRANCESCO MODESTO È OTTIMISTA
Il Cesena ha gli stessi gol fatti e subiti del Rimini (quindi analoghi anche a quelli della Fermana, che però ha realizzato meno centri di entrambe), ma nonostante questo per vincere domani servirà una prestazione superlativa dei canarini, più di quanto visto a Rimini, dove gli avversari sono stati per due terzi di partita in dieci e avevano la difesa con assenze importanti.
I bianconeri avevano iniziato bene questa nuova stagione di serie C (tre vittorie nelle prime cinque partite, due esterne e una in casa), poi sono arrivate tre sconfitte nelle ultime cinque partite per la compagine romagnola, che non vince da 450 minuti e che quindi, come la Fermana, non vede l’ora di uscire da questa crisi. Nonostante i soli due punti conquistati nelle ultime cinque gare, il pari in rimonta a Ravenna sei giorni fa ha reso ottimista mister Francesco Modesto per la seconda trasferta consecutiva, a Fermo, dove i bianconeri avranno l’organico al completo (in dubbio solo Russini, trequartista-seconda punta).
Tra i pali l’espertissimo Agliardi, con lunghi trascorsi in serie A e B con il Cesena, ma anche con Bologna, Palermo, Brescia e altre, che l’anno scorso aveva deciso di seguire i bianconeri anche nella ripartenza dalla serie D.
Articolo pubblicato dal Corriere dello Sport in settimana
QUI FERMO, OUT URBINATI,
PETRUCCI E LIGUORI
Una brutta tegola per Mauro Antonioli che domani dovrà rinunciare, oltre allo squalificato Urbinati (un turno per somma di ammonizioni, la 5° presa a Rimini, ma rientra Persia da una giornata di stop del giudice sportivo), anche a due pezzi da novanta come Petrucci e Liguori. Il primo è out per un infortunio all’adduttore, (le sue condizioni saranno rivalutate entro un paio di settimane). Liguori ha un problema alla spalla già infortunata durante Fermana-Triestina e nel corso della prossima settimana si sottoporrà a visita specialistica per valutare l’entità dell’infortunio. Quindi per entrambi purtroppo si deduce che saranno fermi anche per la prossima in casa con Virtus Vecomp Verona.
PROBABILE FORMAZIONE
TUTTA DA DECIFRARE
In attacco, oltre alla punta centrale (dove, dopo il gol di Rimini, potrebbe esserci un ballottaggio Cognigni-Maistrello per chi parte dall’inizio), mancando sia Petrucci che Liguori, resta da decidere chi è il terzo dei tre dietro al centravanti.
Il fuoriclasse (per la serie C) Bacio Terracino inamovibile in attacco
Confermato Bacio Terracino a sinistra, mentre in mezzo immaginiamo D’Angelo e a destra potrebbe andare Iotti se a terzino destro ci va Bellini (formazione piuttosto “spinta”). Altre soluzioni possibili: se Iotti deve andare a terzino destro, esterno di attacco potrebbe essere schierato Fiumicetti (come in coppa a San Benedetto, mentre in campionato sarebbe l’esordio dal 1′) ma ci sembra poco probabile proprio perché mai provata da Antonioli fin’ora.
Altra ipotesi inedita: Rolfini al centro dietro alla punta con D’Angelo che scorre esterno destro (anche questa soluzione un po’ sbilanciata, ma ci piacerebbe vederla provata anche perché è necessario aumentare le potenzialità offensive e con Rolfini dovrebbero esserle).
Resta il “problema” dei tre under obbligatori: mancando Liguori abbiamo Palombo in porta e sulla mediana uno (o due) tra Persia, Mantini oppure Isacco. Poi può esserci Bellini a terzino destro (oppure in alternativa il poco probabile Fiumicetti in avanti).
Mancando Urbinati è poco ipotizzabile che il mister giochi con due mediani under insieme, bensì con un solo under affiancato dall’esperto e bravo Ricciardi (che però Antonioli ha schierato titolare solo con la Triestina e Destro nemmeno con l’Imolese, gara del suo esonero, forse proprio per i tre under obbligatori).
In conclusione under certi: il portiere e un mediano, per il terzo c’è ampio ballottaggio. Come disse una volta ai microfoni mister Osvado Jaconi: “La formazione ormai non la fanno gli allenatori, ma la Lega e i regolamenti“.
TESSERAMENTO DI
DELLAFIORE E ASMAH
La prossima settimana (forse già lunedì) la Fermana decide se tesserare o meno uno o entrambi i due giocatori che sono in prova da due settimane: l’esperto difensore centrale Dellafiore e il promettente terzino Asmah. A quanto pare entrambi hanno superato sia i test sanitari che quelli atletici, quindi resta solo la decisione tecnica, o finanziaria.
In caso di ingaggio, sarebbero due importanti frecce in più all’arco di mister Antonioli che andrebbero a coprire delle obiettive lacune nell’organico, quindi la scelta sembra obbligata.
Dellafiore e Asmah in odore di tesseramento
LE PAROLE DI MAURO ANTONIOLI
ALLA VIGILIA DEL MATCH
– Mister, facciamo un passo indietro. La vittoria di Rimini ha restituito morale e fiducia all’intero ambiente?
“Sì, ci voleva proprio. Ci ha ridato serenità e tranquillità, e una classifica decisamente più consona. Questa squadra ha buone qualità, e lavorando con maggiore ottimismo può fare sempre meglio”.
– Domani pomeriggio sarà di scena il Cesena al “Recchioni”. Che squadra affronteremo?
“Ci aspetta un match difficile. Massimo rispetto per questa squadra che è stata costruita bene. E’ una squadra offensiva dove si vede la mano dell’allenatore. Hanno dodici punti, ma forse la classifica non gli rende merito. Li conosco bene anche perché li ho seguiti sin da questa estate abitando in Romagna. Verranno a Fermo per far punti, ma noi vogliamo vincere. Non siamo ancora “guariti” del tutto; vogliamo raggiungere una posizione di classifica più tranquilla”.
– Mister a proposito di classifica, anche nelle posizioni più bollenti si sta iniziando a correre. La graduatoria si sta accorciando rispetto a qualche turno fa…
“Assolutamente, per questo è importante fare risultato domani. Affrontiamo una squadra importante, per questo dobbiamo essere equilibrati ma allo stesso tempo coraggiosi. Dobbiamo mettere in campo tutte le nostre armi. L’episodio, come sempre, fa la differenza. Con una classifica sempre più accorciata ci saranno maggiori stimoli per tutti i club. E’ un girone molto equilibrato”.
– Domani non ci saranno né Liguori né Petrucci, entrambi infortunati…
“Dispiace anche perché sono calciatori offensivi importanti. Domani non saranno a disposizione ma nutro tanta fiducia nel nostro staff medico-sanitario. Speriamo possano tornare in gruppo quanto prima”.
Mauro Antonioli
I 25 CONVOCATI: SI RIVEDE
DE PASCALIS DOPO IL LUNGO INFORTUNIO
PORTIERI
1 Mattia Palombo, 22 Luca Gemello, 31 Filippo Badioli
DIFENSORI
3 Bachir Mané, 5 Marco Comotto, 6 Marco Manetta,
14 Edoardo Scrosta, 17 Ilario Iotti,
20 Donato De Pascalis, 30 Nicolò Sperotto
CENTROCAMPISTI
4 Gianluca Urbinati, 11 Michael Venturi,
15 Filippo Bellini, 16 Simone Isacco, 18 Angelo Persia,
21 Giorgio Mantini, 25 Luca Ricciardi
ATTACCANTI
7 Alex Rolfini, 10 Massimo D’Angelo, 19 Hernan Molinari,
23 Luca Cognigni, 24 Antonio Bacio Terracino,
26 Alberto Fiumicetti, 28 Fabio Alagna,
32 Tommy Maistrello
L’ARBITRO
Direttore di gara Francesco Cosso di Reggio Calabria, assistenti Domenico Fontemurato di Roma 2 e Amir Salama di Ostia Lido.
Stessa identica terna di Fermana-Vis Pesaro di pochi mesi fa (0-0), mentre il solo direttore di gara incrociò la squadra canarina nell’indimenticabile Fermana-Teramo di due anni fa con la doppietta di Bacio Terracino che fece impazzire i canarini i quali però nella ripresa, dallo 0-2, compirono una rimonta storica a 4-2 con doppietta di Petrucci e sigilli di Da Silva e Lupoli.
UN SOLO PRECEDENTE IN
CAMPIONATO TRA FERMANA E CESENA
Per nove volte nella storia i due club hanno militato nella stessa categoria (Serie C nel 1947/48 e 1950/51, poi Quarta serie nel 1953/54, Serie D nel 1959/60, poi dobbiamo arrivare al 1997/98 in Serie C1 e infine, sempre in C1, dal 2000 al 2004) però erano sempre inserite in gironi diversi.
Per la prima, e fino a domani unica, volta si sono incrociate in Serie B nel 1999/00. Al Manuzzi vinsero (1-0) i bianconeri, mentre a Fermo furono i canarini a vincere con lo stesso risultato, gran gol di Pier Giovanni Rutzittu; allenatore cesenate il compianto Walter Nicoletti, scomparso poco più di un mese fa a soli 66 anni.
Prima di quel giorno, la vittoria mancava alla Fermana da sei partite (l’ultima era stato il leggendario 3-2 contro il Napoli in uno Stadio Recchioni traboccante di oltre 10mila spettatori).
“Venderemo cara la pelle” disse con rabbia mister Ivo Iaconi dopo aver battuto i bianconeri romagnoli. Invece la retrocessione matematica in C1 arrivò inesorabile cinque turni più tardi a Cosenza (dove militava da giovanissimo centrocampista – guarda che coincidenza – l’allenatore avversario di domani, Modesto). Nel frattempo però l’undici di Iaconi si prese un’altra bella soddisfazione battendo al Recchioni una delle squadre più blasonate d’Italia, il Genoa.
A fine stagione anche il Cesena retrocesse in C1 ma andò nel girone A. L’anno dopo le due compagini si incontrarono in Coppa Italia, a Fermo l’esito fu disastroso (1-4) e ko anche al Manuzzi.
Nel tabellino che segue ricordiamo solo la vittoria in campionato.
Domenica 2 aprile 2000 – 29sima giornata
(10ma di ritorno) del campionato di serie B
FERMANA 1: Cecere, Cannarsa (17′ st Pagani), Di Salvatore, Tomei, Rachini, Di Fabio, Cristiano (20′ pt Rutzittu), Di Venanzio, Kolousek, Chianese, Pandolfi (17′ st Fanesi). A disposizione: Ardigo’, Perra, Bonfanti, La Vista. All. Ivo Iaconi
CESENA 0: Scalabrelli, Mantelli, Baronchelli, Cevoli (39′ st Manzo), Campedelli (25′ st Pancu), Superbi, Piovanelli (10′ st Scienza), Barollo, Tresoldi, Taldo, Campolonghi. A disposizione: Furlan, Cangini, Olivi, Cottini. All. Walter Nicoletti
ARBITRO: Fausti di Milano
RETE: 19′ st Rutzittu
NOTE: Espulso al 34′ st Chianese (doppia ammonizione); ammoniti Rutzittu, Pagani, Tomei, Campedelli; angoli 6-4 per la Fermana; recupero: 1’+5′. Spettatori 2.500 per un incasso di 65 milioni di lire
Rutzittu, l’autore del gol-partita in Fermana-Cesena del 1999/00 (serie B)
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