La Fermana non si
risolleva, ko con il Verona

SERIE C - I gialloblù non danno continuità alla vittoria di Rimini e il pari con il Cesena, e cadono meritatamente sotto i colpi della Virtus che segna un gol per tempo. 0-2. Molinari fallisce un rigore. Preoccupante involuzione nel gioco e nell'atteggiamento, non giustificata dalle assenze, pur importanti. Domenica a Carpi

Rigore battuto da Molinari e palla sul palo

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – Con questa sconfitta, la quinta stagionale in casa, la vittoria al “Recchioni” manca da 630 minuti. La posizione di classifica resta critica, in zona play out, e solo le sconfitte delle dirette concorrenti Gubbio e Rimini non la rendono ancora peggiore, ma devono ancora giocare (in campo questa sera) Fano, Imolese e Arzigano.

Antonioli conferma il 4-4-2 delle ultime partite che con lo spostamento sovente dei due esterni Bacio Terracino a destra o D’Angelo a sinistra, anche assieme diventa in corsa 4-3-3 se non addirittura un 4-2-4 in fase di attacco. Bellini si è guadagnato un posto da terzino destro dove si dismpegna benone, mentre Iotti è di nuovo sacrificato a terzino sinistro, fino a che non sarà tesserato Lancini (forse la prossima settimana). Mancano Liguori (come detto, nei prossimi giorni deve sottoporsi ad intervento chirurgico per stabilizzare una spalla infortunatasi durante la partita contro la Triestina, purtroppo sarà out per diverse settimane), Petrucci (problemi al muscolo adduttore, la prossima settimana si sottopone ad esami strumentali) e Ricciardi (fastidio alla schiena); rientra dalla squalifica il vicecapitano Urbinati.

La Virtus Verona è brava a chiudere le uniche fonti di gioco dei gialloblù, gli esterni, a fare pressing stretto e impadronirsi del centrocampo, e con due tra i giocatori più forti in tribuna (Liguori e Petrucci) il gioco è fatto. Veneti pericolosi sin dall’inizio, passano su rigore e non rischiano mai il pari contro una Fermana in continuo affanno.

Nella ripresa dentro subito Rolfini e poco doppo anche Isacco e Molinari ma i veronesi raddoppiano subito, poi per non farsi mancare niente Molinari fallisce un rigore che si era procurato, la Fermana gioca con più generosità, sebbene con poca lucidità, e Chiesa non corre mai veri pericoli.

Situazione sempre più critica e domenica a Carpi contro un’altra squadra di medio-alta classifica.

IL TABELLINO

FERMANA 0 (4-4-2): Palombo; Bellini (13′ st Isacco), Comotto (39′ pt Manetta), Scrosta, Iotti; Bacio Terracino, Persia, Urbinati, D’Angelo (13′ st Molinari); Cognigni (1′ st Rolfini), Maistrello. A disposizione: Gemello, Soragna, Mane, Manetta, Venturi, Isacco, Molinari, De Pascalis, Mantini, Alagna, Sperotto. All. Mauro Antonioli

VIRTUS VECOMP VERONA 2 (3-4-3): Chiesa; Pinton, Curto, Pellacani; Cazzola (24′ st Casarotto), Sammarco, Vannucci, Onescu; Magrassi (41′ st Lupoli), Odogwu (33′ st Lavagnoli), Danti (33′ st Mercandella). A disposizione: Malaffo, Danieli, Gasperi, Manarin, Santacroce, Merci, Da Silva, Sirignano. All. Luigi Fresco

ARBITRO: Tommaso Zamagni di Cesena; assistenti Riccardo Pintaudi di Pesaro e Mattia Politi di Lecce

RETE: 21′ pt Danti (rig.); 6′ st Onescu

NOTE: Ammoniti Cazzola, Persia, Manetta, Scrosta; angoli 8-5; recupero 2’+4′

LA CRONACA

Dopo un paio di minacce dei veronesi, la seconda delle quali costringe Palombo in angolo, la Virtus va vicina alla possibile segnatura. Dal secondo corner, contrasto di Persia su Pellacani, l’arbitro indica il dischetto, ma per fortuna l’assistente numero due Politi di Lecce ravvisa la posizione di fuorigioco e si riprende con una punizione per la Fermana.

La Fermana è imbrigilata dal possesso palla dei giocatori in casacca bianca, bravi a chiudere tutti gli spazi, soprattutto gli esterni gialloblù, gli unici produttori di gioco e di pericoli, sempre in anticipo sui canarini, padroni di tutte le “seconde palle” e puntuali nel pressing sull’uomo; situazione che durerà immutata per tutto il primo tempo.

In questo quadro i gialloblù impiegano più di un quarto d’ora per trovare la via della porta avversaria e al 18′ una bella triangolazione tra D’Angelo e Persia manda al tiro di prima intenzione Maistrello che però spara alto. Nemmeno il tempo di annotare l’azione che al 20′ l’arbitro cesenate fischia il secondo rigore per il Verona su un tocco di braccio di Bellini, applicando i nuovi regolamenti molto punitivi. Dal dischetto Danti manda la palla rasoterra angolata alla destra di Palombo che aveva intuito ma è 0-1.

Poco dopo Antonioli inverte i due terzini, Iotti passa a destra e Bellini a sinistra, dove non lo abbiamo mai visto, e poi anche D’Angelo, che passa a destra mentre Bacio va a sinistra.
28′ Fermana pericolosa con Scrosta di testa sul primo corner (battuto da destra da D’Angelo) che porta al secondo tiro dalla bandierina. Dieci minuti più tardi Comotto, già messo a dura prova dopo un contrasto falloso (non rilevato dall’arbitro) è costretto ad uscire, al suo posto Manetta, fascia di capitano a Urbinati. A 42′ sugli sviluppi del terzo corner per i gialloblù, conclusione al volo di D’Angelo, respinta dal portiere.

Ad inizio ripresa Antonioli mette subito dentro Rolfini al posto di uno spento Cognigni, ma il nuovo entrato non ha neanche il tempo di abientarsi che la Virtus Verona raddoppia al 6′, calcio piazzato, un pallone buttato nella mischia è intercettato di testa da Onescu, ne scaturisce un pallonetto velenoso che si infila nell’angolo alla destra di Palombo spiazzato: 0-2. Antonioli passa al 3-4-3 inserendo anche Molinari e Isacco con Urbinati che scala al centro della difesa, con Iotti che va più avanti, ma è la Vecomp che va vicinissima al terzo gol con Magrassi. Sul rovesciamento di fronte, al 16′ Molinari subisce fallo appena entrato in area, Zamagni decreta il primo rigore del campionato a favore della Fermana ma è giornata no per i canarini, dal dischetto lo stesso specialista angola troppo alla destra di Chiesa e la palla si stampa sul palo. Al 32′ è ancora il “gaucho” a creare un pericolo in area, la palla va alta. Si prosegue con i canarini che cantano “voglio ma non posso”, totalmente inoffensivi negli utimi venti metri. Termina 0-2 tra fischi e contestazioni del pubblico, peraltro oggi più scarso del solito.

 

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