Un incontro a tre giorni dalla nottata drammatica del lungomare di Porto Sant’Elpidio, tra Amministrazione comunale e operatori, per fare il punto della situazione, riepilogare lo stato delle pratiche in vista delle future scogliere emerse, ma anche guardare alla stretta attualità, visto che le previsioni meteo, da qui a domenica, non autorizzano a considerare passata l’emergenza.
Si è svolta stamattina a palazzo comunale una riunione, su richiesta di Confcommercio, tra il sindaco Nazareno Franchellucci e gli operatori balneari. C’era anche il consigliere regionale Francesco Giacinti. Una decina i concessionari di spiaggia che hanno partecipato: c’erano tutti quelli che hanno subito i maggiori danni nelle mareggiate dei giorni scorsi.
“Abbiamo affrontato diverse problematiche successive a questa fase di emergenza – sintetizza il sindaco Nazareno Franchellucci – abbiamo parlato di come affrontare le procedure di ripristino. Stiamo studiando, insieme alla Regione, la strada per cercare di fornire agli operatori un ristoro per i danni subiti. E’ un percorso da istruire e valutare per cercare un modo che possa fornire un sostegno ai concessionari”.
Si è poi passati alla questione scogliere emerse. “Ho illustrato lo stato della situazione – continua il primo cittadino – La regione Marche ha confermato la promessa di stanziare una prima parte dei fondi nel bilancio di previsione, mentre il Comune va avanti con la redazione del progetto preliminare, che stiamo svolgendo internamente con i nostri tecnici. Questa fare ha una doppia valenza. Da un lato è chiaramente uno step fondamentale in vista delle successive fasi progettuali. Dall’altro, è essenziale per istruire le pratiche nel tentativo di prendere i finanziamenti nel contesto dell’area di crisi complessa”.
In ultimo, si è parlato della gestione dell’emergenza e dell’organizzazione interna, con il personale dell’ente ed i volontari della Protezione civile. In vista dell’invernata, potrebbero tornare i sacchi di ghiaia già spesso posizionati a protezione degli chalet negli anni passati. Sono chiaramente un palliativo, efficace solo in caso di fenomeni di modesto rilievo. “Abbiamo ragionato su una compartecipazione per i balneari che ce lo chiederanno – conclude Franchellucci – Il Comune metterà a disposizione i sacchi a protezione delle strutture, poi starà ai balneari sostenere i costi per la posa in opera”.
P.Pier.
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