di Pierpaolo Pierleoni
Azioni rovinose, distruttive, quelle messe a segno da malviventi nelle ultime 24 ore, in particolare a Porto Sant’Elpidio. Ignoti hanno colpito, nel tardo pomeriggio di ieri, in un’abitazione in via Pescolla, nelle campagne collinari fuori dal centro abitato. I ladri hanno avuto campo libero, dato che nessuno si trovava in casa in quel momento, hanno demolito delle vetrate, probabilmente con delle mazze di ferro, poi si sono introdotti in casa. Hanno perlustrato tutti i locali, dal soggiorno alle camere da letto, lasciando un quadro caotico alle loro spalle.
Quando il proprietario dell’abitazione, un avvocato, con la sua famiglia, è rientrato, si è trovato uno scenario da incubo. Cassetti e scaffali aperti, indumenti ed effetti personali gettati alla rinfusa a terra, un cumulo di vetri a terra. Non è bastato nemmeno aver installato vetri anti sfondamento. Sicuramente sarà servito più tempo ai criminali, ma alla fine la parete, dopo aver resistito ai colpi brutali dei ladri, ha ceduto e si è infranta.
Ancora da quantificare l’importo del colpo. I padroni di casa hanno avvisato la polizia ed hanno atteso l’arrivo della scientifica prima di toccare qualcosa ed avviare la conta degli ammanchi. Di certo il danno è ingente, come la rabbia di veder la propria abitazione e la propria serenità violata. “La sicurezza non esiste più nemmeno dentro le mura di casa nostra – commenta sconsolato il professionista vittima del furto – Siamo prima prigionieri tra grate, blindature ed allarmi, poi in ogni caso vittime di feroci e spregiudicati delinquenti che non si fermano davanti a nulla”.
Non è andata meglio, sul lungomare di Porto Sant’Elpidio, ad un bar, preso nuovamente di mira da balordi. La notte scorsa, ignoti sono tornati a colpire il Delirium, all’altezza della pineta nord, già in più occasioni finito nelle mire dei malviventi. La titolare e il marito erano appena partiti per godersi alcuni giorni di ferie, affidando il locale ad altri collaboratori. Anche in questo caso, gli autori del colpo si sono accaniti con la porta a vetri d’ingresso al locale, sfondandola con una mazza o altri oggetti. Una volta riusciti ad aprirsi un varco, sono entrati ed hanno perlustrato il bancone alla ricerca di denaro. La refurtiva è irrisoria, appena una decina di euro di fondo cassa ed alcune barrette al cioccolato. Non hanno toccato un computer ed altri articoli, questo lascia pensare che si sia trattato di tossicodipendenti che cercavano esclusivamente contanti.
Sempre nel corso di una nottata è scomparso il furgone di una ditta a Campiglione di Fermo. Gli inquirenti stanno indagando e cercando di capire se ci sia una qualche correlazione tra i vari furti commessi. Che si tratti di un’unica banda?
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