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Folle inseguimento sulla Statale 16:
sgominata la banda dell’Audi,
colpi anche nel Fermano

LA BANDA IN MANETTE - Trovata anche parte della refurtiva che potrebbe arrivare anche da colpi messi a segno  tra i mesi di ottobre e novembre tra Ancona, Camerano e Pianello Vallesina, Mogliano, Civitanova e Porto San’Elpidio

 

Le auto poste sotto sequestro

 

Erano stati protagonisti, martedì sera attorno alle 18 di un rocambolesco inseguimento lungo la Statale Adriatica 16, da Porto Sant’Elpidio fino a Porto San Giorgio. Un’auto bianca che ha sfrecciato a tutta velocità davanti agli occhi di centinaia di automobilisti e passanti increduli. La vettura, infatti, non si era fermata ad un posto di controllo dei carabinieri che subito si sono lanciati sulle tracce del mezzo. In ausilio ai militari dell’Arma, anche una pattuglia della polizia della questura di Fermo.

A due giorni da quella serata, i militari dell’Arma, con un’indagine certosina e un ulteriore inseguimento, hanno sgominato una vera e propria banda dedita ai furti nelle province di Fermo, Macerata e Ancona. Trovata anche parte della refurtiva che potrebbe arrivare anche da colpi messi a segno  tra i mesi di ottobre e novembre tra Ancona, Camerano e Pianello Vallesina, Mogliano, Civitanova e Porto San’Elpidio

Quattro persone arrestate, due auto e una pistola sequestrate oltre a gioielli, denaro e droga. Sono questi i numeri dell’importante operazione portata a termine stamattina all’alba dai carabinieri della Compagnia di Osimo che hanno smantellato la banda di presunti auto di furti messi a segno nelle ultime settimane nelle Marche, tra le province di Fermo, Ancona, Macerata, a bordo di un’Audi di colore scuro. Nella tarda serata di ieri, 20 novembre, in provincia di Perugia, i militari del Nucleo operativo e radiomobile di Osimo, comandati dal maresciallo Giuseppe Esposto e coordinati dal maggiore Luigi Ciccarelli, insieme ai colleghi delle stazioni di Osimo e Filottrano, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, quattro cittadini albanesi, tra i 27 e 35 anni, disoccupati, tutti irregolari sul territorio nazionale, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di furto aggravato in abitazione in concorso, resistenza e lesione a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi da sparo, possesso ingiustificato di arnesi da scasso, ricettazione di targhe rubate, della pistola oggetto di furto e di monili in oro e preziosi, uso di documenti falsi/di dubbia provenienza, nonché di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

La refurtiva recuperata dai carabinieri di Osimo

A seguito di alcuni furti verificatisi a Fabriano nel pomeriggio di ieri, i militari osimani che erano già sulle tracce del gruppetto di stranieri, si sono messi all’inseguimento di un’Alfa Giulietta segnalata da residenti e vista aggirarsi con fare sospetto in quella località. Nella circostanza il mezzo era munito di targhe rubate nella stessa giornata a Castelbellino, e si dirigeva verso un’abitazione della città di Assisi. Dal veicolo, dopo aver prelevato dei borsoni, scendevano cinque individui intenti a rincasare, quando i carabinieri intimavano loro di fermarsi ed esibire i documenti. Tre di essi venivano bloccati, dopo una concitata colluttazione, mentre altri due riuscivano a guadagnare la fuga. Dopo le perquisizioni personali, domiciliare e veicolare, i militari hanno rinvenuto a bordo del mezzo una smerigliatrice con vari dischi, un “piede di porco”, serie di cacciavite, berretti e altri arnesi atti allo scasso. Nella cintura dei pantaloni il 27enne teneva una pistola marca Beretta calibro 7,65 – asportata lo scorso 6 luglio, ad Ancona, durante un furto in abitazione. Nello stesso spazio sono stati ritrovati, numerosi monili in oro, orologi Rolex, preziosi e gioielli, apparati radio scanner portatile, passaporti, carte d’identità e patenti di guida falsi, rilasciate da autorità albanesi.

Poco dopo un quarto soggetto è stato raggiunto presso il B&B di Trevi, dove, durante la perquisizione, è stato trovato in possesso di 165 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento di dosi; 4.780 euro in denaro contante; un jammer per intercettare comunicazioni; cospicui monili in oro del peso complessivo di circa un chilo, tanti preziosi e gioielli. Nel corso della stessa operazione, a Spoleto, presso una carrozzeria, i militari osimani hanno sottoposto a sequestro l’Audi A4 modello S4, intestata ad un prestanome di Roma, utilizzata per commettere molteplici furti in provincia di Ancona e Macerata e nel Fermano. L’Audi nel frattempo era stata anche riverniciata di colore chiaro, come in un film. Dal foto-segnalamento del 39enne, è emerso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 23 marzo 2018 dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rieti, per evasione. I quattro albanesi sono stati quindi dichiarati in stato di arresto ed associati i primi tre alla Casa Circondariale di Perugia-Capanne, ed il quarto a quella di Spoleto. Nei prossimi giorni, saranno avviate le attività di riconoscimento della refurtiva e quindi l’individuazione delle vittime, per restituire loro quanto sottratto illecitamente.

C’è il sospetto che possa essere il probabile provento di furti messi a segno tra i mesi di ottobre e novembre tra Ancona, Camerano e Pianello Vallesina, Mogliano, Civitanova e Porto San’Elpidio. Le modalità operative della banda erano sempre le stesse: dopo il furto l’auto di grossa cilindrata con targhe rubate montate al posto di quella vera imboccava la direzione della Ss76 verso Fabriano. Proprio dopo ieri è iniziato l’inseguimento.

A folle velocità lungo la statale Adriatica, berlina inseguita da carabinieri e polizia

 


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