Saturnino Di Ruscio
“E’ la prima volta che dal 14 giugno 1984, giorno in cui ho preso servizio presso il Comune di Fermo, mi trovo costretto a rispondere pubblicamente ad alcuni consiglieri dell’ Amministrazione in cui opero in quanto non ho mai ricevuto simili contestazioni”. Inizia così’ la replica di Saturnino Di Ruscio, ex sindaco di Fermo e oggi dirigente comunale, agli attacchi dei consiglieri Massimo Rossi e Maria Giulia Torresi (leggi l’articolo). I due esponenti hanno messo in discussione la presunta incompatibilità tra le dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco e il ruolo ricoperto oggi all’interno del Comune di Fermo.
Di Ruscio spiega: “Ribadisco e sottolineo che sono intervenuto sulla questione Ex Stazione Santa Lucia in qualità di ex Sindaco della Città di Fermo e non di certo in qualità di Dirigente comunale, con una presa di posizione di carattere politico e non ravviso alcuna incompatibilità o inopportunità con la mia funzione dirigenziale. E in tali termini torno a ribadire che mi riesce difficile, ancora oggi, comprendere come una società pubblica, la Steat, intenda restare a tutti i costi in quel sito contro la volontà di gran parte della cittadinanza!”
Di Ruscio aggiunge; “Come Dirigente comunale ho sempre svolto la mia funzione nel rispetto del giuramento di fedeltà all’ Ente prestato ai sensi dell’art. 54 della Costituzione, all’insegna della correttezza, trasparenza e collaborazione attiva. Pertanto mi trovo costretto a contestare pubblicamente le vostre affermazioni nelle quali è messo in dubbio il mio corretto comportamento nei confronti dell’ Amministrazione Comunale, chiamando in causa addirittura il Sindaco. Come dipendente pubblico mi è vietato dalla normativa vigente, come è noto a chi svolge attività politica, divulgare il contenuto di documenti amministrativi interni all’Ente. I consiglieri Rossi e Torresi si sarebbero dovuti informare prima di lanciare ingiuste accuse contro lo scrivente. Inoltre, la mia attività politica, come quella di qualsiasi cittadino, è consentita dalla Costituzione e non è rimessa alla volontà di terzi. Don Luigi Sturzo amava dire che in determinate situazioni svolgere attività politica è un dovere nei confronti della propria comunità.
E’ opportuno sottolineare che la decisione di acquisire un bene immobile è di competenza esclusiva del Consiglio Comunale e di certo non del Dirigente. In questo caso l’Amministrazione Comunale ha optato per la scelta ritenuta più idonea, scelta che sono tenuto a rispettare e a dare seguito”.
Di Ruscio conclude: “Da ex Sindaco e da politico mi sento in dovere di invitare i consiglieri Rossi e Torresi a concentrarsi sui problemi del territorio fermano piuttosto che attaccare lo scrivente, denigrandone l’attività amministrativa, politica e la buona fede dell’operato, utilizzando toni gravemente offensivi. Mi riservo, mio malgrado, di valutare ogni azione a tutela della mia persona”.
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