Sciopero generale del 29 novembre 2019 categorie pubblico e privato. A comunicarlo è la Usb Unione sindacale di base. E nel Fermano la comunicazione è inoltrata dalla Trasfer.
“Comunichiamo – fa sapere la Usb – la nostra adesione allo sciopero generale, di tutte le categorie pubbliche e private, per l’intera giornata del 29 novembre, indetto dalla Confederazione Nazionale Usb l’11 novembre 2019 a cui ha aderito l’Usb Nazionale Lavoro Privato il 15 novembre 2019. Modalità di sciopero? Per gli impiegati intero turno/intera giornata.
Personale amministrativo, di terra, di officina e lavaggio, addetti ai servizi interni (Operai ed impiegati): intero turno/intera giornata nel rispetto delle norme vigenti con la salvaguardia dei servizi minimi essenziali, per il personale viaggiante dalle ore 8,30 alle ore 17. Dalle ore 20 sino a fine servizio con rientro delle vetture nei depositi di appartenenza. Dall’inizio dello sciopero, ore 8,30, nessuna partenza utile dai capolinea o stazioni terminali dovrà essere effettuata. Il personale comandato su turni a nastro, giunto a destinazione, all’inizio dello sciopero rientrerà fuori servizio nei depositi di appartenenza e riprenderà il normale servizio alla fine dello sciopero.
Le vetture provenienti dai vari capolinea, una volta giunte al primo cambio utile, rientreranno fuori servizio nei depositi di appartenenza, per riprenderlo alla fine dello sciopero. Se il turno del lavoratore scioperante dovesse essere coincidente con il cambio, il lavoratore montante avrà a disposizione l’autobus dello scioperante.
La ripresa del sevizio per il personale viaggiante sarà conforme agli specifici accordi aziendali in vigore in riferimento alle disposizioni della Commissione di Garanzia. Sono esclusi dallo sciopero i servizi per disabili e i servizi scuolabus. Si sollecitano le società alla puntuale comunicazione dello sciopero alle proprie unità produttive, al fine di ottemperare all’obbligo di informazione all’utenza e per la garanzia dei servizi minimi essenziali ai sensi delle norme che regolamentano la materia.
La Usb rende noto che, laddove non fossero rispettate le procedure previste dalla legge 146/90 e successive modifiche di sciopero nei servizi pubblici essenziali, segnalerà le eventuali inadempienze alla commissione di garanzia e avvierà ricorso ex art. 28 legge 300/70.
Infine, si comunica che, in occasione dello sciopero, sono da considerarsi annullati i permessi sindacali a qualsiasi titolo richiesti. Pertanto i dirigenti ed i quadri che si trovano in permesso sindacale, dovranno essere considerati in sciopero.
Nell’ambito dello sciopero globale per il clima indetto da Friday For Future per il 29 novembre 2019, cui hanno aderito moltissime associazioni ambientaliste, politiche e sociali, l’Unione Sindacale di Base proclama uno sciopero generale per lo stesso 29 novembre per l’intera giornata lavorativa. L’Unione Sindacale di Base ritiene lo sviluppo capitalistico attuale – spiegano dalla sigla sindacale – e le politiche dei governi completamente responsabili dei mutamenti climatici e delle gravi conseguenze sull’ambiente e sulla vita di milioni di persone, con la devastazione e desertificazione di interi continenti, consapevoli che la salvaguardia dell’ambiente e della natura, così come i diritti inalienabili dei lavoratori e lavoratrici e la lotta alle disuguaglianze sociali sono parte di un’unica grande battaglia. In particolare l’Usb articola la propria protesta per la chiusura degli impianti a carbone e di tutte le fonti inquinanti, la conversione ecologica delle aziende ad alto consumo energetico, con la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, per la bonifica di tutte le aree utilizzate negli anni come discariche di materiale tossico ed altamente inquinante, per lo sviluppo di un’agricoltura il più possibile a km 0, che valorizzi le coltivazioni locali ed un rapporto più stretto tra coltivatori e consumatori, combattendo l’influenza delle grandi multinazionali dell’agrobusiness e le coltivazioni intensive funzionali esclusivamente al profitto, che elimini la schiavitù diffusa tra i braccianti italiani ed immigrati, assicuri condizioni dignitose di lavoro e di salario e favorisca la soluzione della condizione alloggiativa per i lavoratori delle campagne, per una Legge di stabilità che finanzi la crescita e lo sviluppo della pubblica amministrazione come strumento eco-compatibile di programmazione e di garanzia, valorizzando la funzione della pubblica amministrazione e dei lavoratori addetti, per un sistema di mobilità che scoraggi il trasporto su gomma e incentivi i sistemi su rotaia, favorendo la comunicazione con le aree interne del paese, per lo sviluppo del sistema di raccolta differenziata ed il superamento di tutti i sistemi
inquinanti di smaltimento dei rifiuti, contro il consumo di suolo nel nostro paese. E ancora, per il diritto delle popolazioni ad essere sempre consultate su installazioni ed interventi
che riguardano il proprio ecosistema e per l’abolizione del Testo Unico sulla Forestazione del 2018, in particolare lì dove prevede una privatizzazione del patrimonio boschivo ed un indiretto incentivo al disboscamento. Durante lo sciopero generale saranno garantiti i servizi minimi essenziali. Eventuali articolazioni di categoria e/o territoriali saranno comunicate a cura delle stesse. Si rammenta alle istituzioni in indirizzo di garantire il rispetto dell’informazione all’utenza sullo sciopero come previsto dall’art. 2 comma 6 della legge 146/90 e successive modificazioni”.
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