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Giornata contro la violenza
sulle donne: dall’arte all’incontro
con la criminologa Bruzzone

VIOLENZA - A Porto San Giorgio spettacolo alla sala Castellani. In serata, al Cicconi di Sant'Elpidio a Mare incontro con la criminologa Bruzzone

Dall’arte, con uno spettacolo alla sala Castellani di Porto San Giorgio, all’incontro con la criminologa Roberta Bruzzone al Cicconi di Sant’Elpidio a Mare.

Partiamo da Porto San Giorgio con la performance realizzata dall’associazione culturale e teatrale Talia Officina teatrale ideata e diretta da Giulia Scalpelli,
spettacolo che ha combinato parole, musica, pittura e canto. “Grazie alla intensa forza evocativa delle espressione artistiche – fanno sapere dall’organizzazione degli eventi rinominati ‘Amate a Morte’ è stato proposto un intenso e coinvolgente spettacolo che ha affascinato e conquistato il pubblico presente. Sala piena e grande partecipazione del pubblico. A conclusione una vera e propria standing ovation per gli attori che hanno superato grandemente il limite dell’amatorialità”. Da Porto San Giorgo a Sant’Elpidio dove, in serata, al teatro Cicconi, è intervenuta, alla presenza anche del prefetto Vincenza Filippi, la criminologa Bruzzone. “Ha affrontato il tema che ha ampiamente dibattuto nel suo libro ‘Io non ci sto più’, ossia il rischio di incontrare una personalità con tratti di manipolatore affettivo, davanti al quale occorre scappare a gambe levate.
Non si trattava tanto di affrontare il tema da un punto di vista di ‘genere’ perché i manipolatori affettivi sono trasversali, indifferentemente uomini o donne
In comune hanno la pericolosità per il nostro equilibrio psicofisico perchè i rapporti che tendono ad instaurare sono sempre improntati ad una grande spinta predatoria
Il pubblico ha partecipato con attenzione ed entusiasmo. Nel corso della mattinata la Bruzzone aveva incontrato anche gli studenti dell’istituto Tarantelli di Sant’Elpidio a Mare. Un incontro molto partecipato e seguito con attenzione dai ragazzi delle scuole superiori rivelatosi molto interessante e illuminante per le dinamiche affettive dei nostri giovani.  Un incontro, quello con la Bruzzone, nell’ambito dell’iniziativa messa a punto dall’amministrazione comunale con l’assessorato alle Pari Opportunità in collaborazione con la Commissione comunale per le Pari Opportunità.

“Dopo il saluto iniziale del prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, che ha parlato dell’impegno delle forze dell’ordine sul fronte della violenza sulle donne che, purtroppo, si riscontra anche nel territorio fermano, la parola – aggiungono dal comune di Sant’Elpidio a Mare – è passata alla presidente della Commissione per le Pari Opportunità Manuelita Torresi che ha dato conto dell’impegno messo in campo dalla neonata commissione sul fronte della violenza di genere e non solo. All’assessore Gioia Corvaro è spettato il compito di portare il saluto dell’amministrazione comunale. Il sindaco ha partecipato all’incontro del mattino con le scuole ed ha ricordato che tre amministrazioni comunali hanno tentato, negli ultimi anni, di dare concretezza ad una commissione che solo quest’anno, per interessamento dell’assessore Stefania Torresi, è riuscita a vedere la luce, con l’amministrazione Terrenzi”.
“Abbiamo voluto iniziare questo percorso di riflessione proprio con gli studenti della nostra scuola superiore – dice il primo cittadino – perché a quell’età possono iniziare a manifestarsi problematiche legate a comportamenti insani dal punto di vista affettivo ed abbiamo ritenuto importante iniziare a riflettere proprio con loro, con l’aiuto della nostra ospite”.
“Roberta Bruzzone non si è limitata a parlare di violenza contro le donne, perché la violenza, psicologica o fisica che sia, tale resta anche se perpetrata a danno di uomini, ha parlato del suo libro come consigli pratici, alla portata di tutti, che possa rappresentare un aiuto per riconoscere in via preventiva un manipolatore affettivo. Prevenire è l’unica cosa da fare perché una volta finiti all’interno di una relazione insana è difficile venirne fuori e bisogna saper riconoscere i segnali, gli atteggiamenti che sono propri di un manipolatore affettivo, di una persona che si mette sempre al centro dell’attenzione sminuendo l’altro con tecniche sottili, che non lasciano segni fisici ma che non sono certo per questo meno dannose della violenza fisica”.


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