SERIE C - I gialloblù vanno al "Mancini" dove l'ultima in classifica quest'anno non ha mai battuto un avversario che, comprese le trasferte, non vince da 8 partite e proviene da 7 sconfitte consecutive. Nonostante ciò servirà la stessa squadra canarina battagliera di domenica scorsa per conquistare punti e migliorare una classifica molto pericolosa
Il colpo di testa di Molinari che domenica scorsa è valso il pari 1-1 contro la Reggiana
di Paolo Bartolomei
FERMO – Dopo il pari strappato con i denti domenica scorsa contro la Reggiana, e dopo aver incontrato tutte le “big” del girone, la Fermana adesso è attesa da quattro scontri diretti consecutivi fino alla pausa natalizia.
Si comincia domani a Fano (fischio d’inizio ore 17.30, 24° derby della storia tra le due allo Stadio “Raffaele Mancini”) dove la compagine canarina avrà di fronte avrà di fronte l’ultima della classe (10 punti in classifica) poi arriverà a Fermo l’Arzignano, indi trasferta a Gubbio (oggi entrambe a 14 punti, gli stessi dei canarini) infine ad inizio girone di ritorno, sempre lontano da casa, a Ravenna (oggi a 15 punti) nel giorno precedente l’antivigilia di Natale. Dopo la pausa natalizia si riprenderà a metà gennaio con l’odierna capolista Vicenza che scenderà a Fermo.
Le prossime quattro partite saranno, non solo sulla carta più alla portata dei canarini, ma anche e soprattutto decisive per le sorti in classifica dei gialloblù prima che si apra la finestra di mercato di gennaio dove la società, per bocca del direttore tecnico Andreatini, ha fatto capire che interverrà poiché è evidente la necessità di innalzare la qualità della squadra in tutti i tre reparti.
Prima dei rinforzi di gennaio però serve almeno una decina di punti in più in classifica, altrimenti si rischia innanzitutto di aver difficoltà a trovare giocatori validi disposti ad andare alla Fermana, oppure di mettere a disposizione del mister rinforzi quando la situazione di classifica potrebbe essere irrecuperabile.
QUI FANO
Il Fano è più in difficoltà della Fermana, ultimo in graduatoria, quest’anno non ha mai vinto al “Mancini” (dove ha conquistato solo tre pareggi con Ravenna, Reggiana e Rimini). I granata non vincono in assoluto da 720 minuti (provengono da sette sconfitte consecutive, precedute dallo 0-0 interno con il Rimini), hanno vinto solo due volte fuori casa (a Imola e Salò).
Con 29 reti al passivo hanno la peggior difesa del girone (la Fermana, comunque, sta a quota 27) e con 12 centri realizzati ha il secondo peggior attacco dopo quelli di Imolese e Arzignano (la Fermana sta solo a 13).
Pessimi numeri come quelli della squadra canarina, ma attenzione a non sottovalutare i granata perché sembrano in crescendo: domenica scorsa, sul campo della capolista Vicenza, hanno venduto cara la pelle, sono stati in vantaggio dal 9′ al 46′ minuto e hanno capitolato solo nell’ultima mezz’ora. Idem nelle due partite precedenti: gli undici di mister Fontana hanno ceduto sempre nei finali di gara.
QUI FERMO
Tommy Maistrello poco prima del colpo di testa che stava per portare al 2-1 al 95′
Negli ultimi anni nel derby del “Mancini” di Fano alla Fermana è andata sempre male, con grosse polemiche da parte dei tifosi gialloblù: è solo sfortuna o partite affrontate sempre sottogamba?
Lo scorso anno in particolare, con il Fano in fondo classifica come oggi e, al contrario, gli undici di Destro in corsa per i play off, il derby se lo aggiudicarono i granata che non vincevano da sei turni, non realizzavano gol da 622′ minuti e non avevano mai siglato fino a quel giorno due reti nella stessa partita.
Proprio per questi motivi l’esito, e soprattutto il modo con cui maturò la sconfitta, avvelenò molto l’ambiente gialloblù con violente polemiche sui social.
Situazione da non ripetere anche domani perché la classifica di oggi non consente più passi falsi. Al “Mancini” serve la stessa Fermana battagliera dell’ultima mezz’ora di domenica scorsa contro la Reggiana, l’obiettivo deve essere il bottino pieno e come minimo un pareggio ma solo dopo aver lottato strenuamente.
LE PAROLE DI MAURO ANTONIOLI
Mister ci attende una sfida importante. Cosa c’è da temere del Fano?
“Senza dubbio è una squadra che ha sempre fatto buone prestazioni e che punta sulla costruzione del gioco come elemento cardine. Metterà di certo in campo la sua intensità e la sua voglia di riprendersi da un momento non semplice con sette sconfitte di fila. Una squadra che ha assolutamente indubbie qualità e che va presa con le molle: cercheranno riscatto in questo che è uno scontro diretto e anche un derby“.
Come ci arriva la Fermana a questa sfida?
“Indubbiamente il punto che abbiamo conquistato contro la Reggio Audace è positivo per la prestazione e per come la squadra ha saputo mettere sotto una squadra di altissimo livello e molto forte. In un altro momento questo punto sarebbe stato estremamente ben accetto, ma è chiaro che il nostro momento è particolare.
La prestazione c’è stata, senza dubbio, da lì bisogna dare continuità e alimentare la striscia utile di risultati…
“La squadra arriva a Fano con la voglia e la consapevolezza che sia una gara importante e che occorre tornare a casa con risultati positivi in ogni gara“.
Questa sfida apre un mini ciclo di quattro gare importantissime: si ragiona comunque nell’ottica dei quattro incontri o occorre guardare semplicemente una gara alla volta?
“Si, è un mini ciclo ma non possiamo permetterci di ragionare a lungo termine. Il nostro unico obiettivo al momento è il Fano, e solo lì dobbiamo essere concentrati. Sono tutti scontri diretti e come tali se non possono essere vinti, senza dubbio non vanno persi perché significherebbe regalare punti pesanti ad una diretta concorrente“.
I 24 CONVOCATI:
ANCORA OUT PETRUCCI E LIGUORI
I due esterni di centrocampo-attacco mancheranno ancora, il primo forse ancora per poco, mentre il campano fino a gennaio. Out per infortunio anche Cremona. Rientra Rolfini dopo la pausa di domenica scorsa.
Ilario Iotti, nonostante il lungo infortunio dello scorso anno, da diverse settimane si dimostra sempre il migliore in campo ed è in continuo crescendo. Una delle poche note positive di questo sfortunato inizio di stagione
PORTIERI
1 Mattia Palombo
12 Nicolò Renzi
22 Luca Gemello
DIFENSORI
2 Mattia Soragna
3 Bachir Mane
5 Marco Comotto
14 Edoardo Scrosta
20 Donato De Pascalis
30 Nicolò Sperotto
35 Nicola Lancini
CENTROCAMPISTI
4 Gianluca Urbinati
15 Filippo Bellini
16 Simone Isacco
17 Ilario Iotti
18 Angelo Persia
21 Giorgio Mantini
25 Luca Ricciardi
ATTACCANTI
7 Alex Rolfini
10 Massimo D’Angelo
19 Hernan Molinari
23 Luca Cognigni
24 Antonio Bacio Terracino
26 Alberto Fiumicetti
32 Tommy Maistrello
TERNA ARBITRALE
Marco Ricci della sezione di Firenze ha già arbitrato i gialloblù sempre a Fermo: due volte in serie C (contro il Sudtirol lo scorso anno, 0-0, e contro la Feralpisalò due stagioni fa, 1-1) e due in serie D (nell’anno della vittoria, 2-1 contro l’Agnonese, doppietta di Molinari e due anni prima contro Castelfidardo, 1-0 Pedalino).
Il fischietto toscano sarà coadiuvato da Giorgio Ravera e Nicolò Moroni rispettivamente delle sezioni di Lodi e Treviglio.
GAETANO FONTANA,
TOH CHI SI RIVEDE
Il Fano oggi è allenato da Gaetano Fontana, 49 anni, valido centrocampista degli anni ’90 e Duemila, che ha vestito casacche avversarie della Fermana in anni e partite memorabili.
Quella dell’Ascoli nei quattro derby post serie B canarina (2000-2002) tra cui quello vinto dai gialloblù con gol di Lemme appena entrato in campo; indossava la divisa del Napoli quando gli undici di Marco Cari pareggiarono al “San Paolo” con gol di Pirro e mister Ventura fu subito esonerato. In precedenza quella della Juve Stabia, avversaria superata dalla Fermana nella corsa alla serie B nel 1999 e anche l’anno prima, quando Fontana siglò anche una rete contro i canarini allo stadio campano “Menti”.
QUEST’ANNO SOLO TRE EX
TRA FANO E FERMANA
Il “carico” di dieci ex tra le due squadre nella scorsa stagione quest’anno si è assottigliato (trasferendosi però a Carpi, come abbiamo visto di recente) a soli tre giocatori sul fronte fermano (Scrosta e Urbinati a cui si è aggiunto Rolfini) e fortunatamente nessuno sulla sponda granata.
23 PRECEDENTI A FANO,
UNA SOLA VITTORIA CANARINA
Con il Fano è una classica dei derby marchigiani. Al “Mancini” gli incroci passati sono 23, compresa la gara unica di play off del 2016 e non considerato quello del 1931/32 per esclusione dal campionato della Fermana.
Il bilancio a Fano è di 15 vittorie dei padroni di casa, 7 i pareggi e una sola vittoria canarina.
Il precedente più antico nel 1933/34 (terza serie), gli ultimi il play off di D (quattro stagioni fa) terminato 2-2, che ha riportato i granata in C i quali si sono incrociati di nuovo con i gialloblù negli scorsi due campionati di C (1-0 per i padroni di casa due anni fa e 2-0 lo scorso anno).
Le sconfitte più pesanti: 5-0 nella stagione 1975/76 e 4-1 l’anno prima. L’unico successo canarino è recente (2013/14, 0-1, gol di Marinucci Palermo).
Un bilancio molto negativo per i gialloblù che è ora di cominciare a riequilibrare e non solo per le statistiche storiche.