Padre Sante Pessoat direttore dell’Artigianelli
di Paolo Paoletti
Quello 2019 sarà un Natale speciale per Fermo. Bellissima la piazza, stupende le luci colorate, suggestivi ‘l’albero volante’ e il cinema con i visori all’avanguardia ma il vero evento di quest’anno riguarderà la riapertura di un simbolo della città rimasto chiuso per decenni e che domenica 8 dicembre, alle 10 del mattino, tornerà a nuova vita.
Stiamo parlando del presepe poliscenico artistico e meccanico dell’Opera don Ernesti Ricci, ubicato all’interno dei saloni che si trovano sulla scalinata della chiesa del Carmine il cui ingresso è sovrastato dallo splendido portale artistico.
Realizzato nel 1959 dai Figli e dalle Ancelle dell’Amore Misericordioso il presepe è stato ristrutturato dagli allievi del Centro Formazione Professionale Artigianelli e della cooperativa Naval Artigianelli. Un punto di riferimento per la città, attorno al quale Natale dopo Natale, sono cresciute intere generazioni. Bambini, diventati adulti, che a loro volta hanno accompagnato i loro figli a visitare il presepe e le sue scene bellissime che vanno dall’annunciazione alla fuga in Egitto, dalla ricerca di un alloggio alla scena del lago di Tiberide, fino alla maestosa natività, la strage degli innocenti e la crocifissione e resurrezione di Gesù.
Padre Sante Pessot aveva particolarmente a cuore questo importante traguardo. All’inaugurazione, domenica 8 dicembre alle 10, sarà presente anche l’Arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio per la benedizione.
“Un lavoro di restauro, ripulitura e recupero conservativo senza andare a modificare le scene storiche. Sono stati rifatti tutti gli impianti elettrici a norma – racconta Padre Sante – riviste tutte le scene che prevedevano la presenza di acqua, molte delle quali avevano delle perdite, con l’impianto idraulico interamente rifatto. All’interno delle sale abbiamo provveduto all’abbattimento delle barriere architettoniche, rifatti i rivestimenti con cartongesso ignifugo, e le vecchie cornici in legno ormai deteriorate. Anche molti meccanismi storici sono stati ripristinati senza essere sostituiti: l’effetto giorno e notte, le onde dell’acqua del lago Tiberiade, avremmo potuto sostituire tutto con elementi più moderni ma ci siamo trovati di fronte a meccanismi talmente ingegnosi che abbiamo deciso di lasciarli. Pensiamo al meccanismo della croce di Gesù che saliva e scendeva, è stato lasciato l’originale. Un vero e proprio restauro conservativo”.
Il presepe sarà visitabile durante la settimana dalle 17 alle 19.30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.30. Durante l’orario scolastico però, se il presepe dovesse essere chiuso, è possibile telefonare alla scuola Artigianelli 0734 229956 per chiedere di poterlo visitare.
Padre Sante che non nega la grande emozione per questo traguardo: “Sinceramente sono molto felice di aver contribuito a riportare in vita un presepe così bello e sentito. E’ stato incredibile percepire un attaccamento così grande da parte di tutti i fermani che da più di 15 anni attendono questo momento. Sento di voler ringraziare quanti hanno collaborato: l’associazione Amici del Presepe, i ragazzi della scuola e i soci della cooperativa Naval. Da sottolineare il prezioso contributo e sostegno ricevuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo per la riuscita di un’impresa tanto preziosa quanto speciale”.
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