‘Pizzaioli si diventa’:
consegnati gli attestati a sei detenuti

FERMO - A guidare gli aspiranti pizzaioli, due assolute garanzie nel mondo della pizza, Giammario Raschini e Umberto Bachetti, tutor la dottoressa Lucia Tarquini, col sostegno della Diocesi di Fermo

“Pizzaioli di diventa”. Si rinnova per il terzo anno consecutivo la collaborazione tra la casa di reclusione di Fermo e la scuola per pizzaioli Pizza.it. Nei giorni scorsi consegnati sei attestati di partecipazione al corso ai detenuti che si sono impegnati per imparare a fare la pizza come si deve.

“Due mesi per diventare pizzaioli e mettere in cantiere una vita diversa. È andata in archivio anche la terza edizione del corso per pizzaioli, organizzata all’interno della casa di reclusione di Fermo – fa sapere proprio la direttrice del carcere, Daniela Valentini – insieme con la scuola Pizza.it. un percorso accurato e attento che ha consentito a sei detenuti di acquisire competenze e professionalità utili poi una volta terminata la pena da scontare.


Ancora una volta la casa di reclusione ha messo a disposizione tutta la struttura (diretta, appunto, da Daniela Valentini) con l’impegno dell’Area tratta mentale, per offrire una opportunità di riscatto a chi ha voluto impegnarsi, nei giorni scorsi c’è stato un momento di festa per la consegna degli attestati ai sei detenuti che hanno partecipato al percorso formativo.
A guidare gli aspiranti pizzaioli, due assolute garanzie nel mondo della pizza, Giammario Raschini e Umberto Bachetti, tutor la dottoressa Lucia Tarquini, col sostegno della Diocesi di Fermo.
I partecipanti all’iniziativa si sono detti molto coinvolti e interessati, nella consapevolezza di quanto possa essere significativo un percorso formativo così concreto e adeguato alla richiesta del mondo del lavoro, per sperare davvero in una prospettiva certa, una volta fuori dalle mura del carcere.
Una collaborazione ormai consolidata quella tra il carcere e Pizza.it, fortemente voluta da Bachetti che ha donato anche il forno necessario alle esercitazioni, un momento formativo veramente importante per le persone recluse e una esperienza da rinnovare ogni anno”.


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