Dalla ‘tenaglia’ all’accerchiamento,
la polizia blinda Lido Tre Archi:
al setaccio 26 appartamenti, 61 identificati

FERMO - Un minore, cittadino tunisino, che aveva tentato di allontanarsi dalla 'cintura' attuata dalle forze dell’ordine è stato fermato, accompagnato in Questura e, al termine degli accertamenti di rito, affidato ad una comunità per minori. Tra le persone identificate negli appartamenti, anche un marocchino trentenne clandestino

Controlli a tappeto, con tanto di blitz chirurgici, quelli disposti dal questore di Fermo, Luciano Soricelli, a Lido Tre Archi, tra ieri pomeriggio e questa mattina, per il contrasto all’immigrazione clandestina, allo spaccio di sostanze stupefacenti e per la prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio.
Un rilevante spiegamento di forze dell’ordine costituito da personale della questura, squadra Mobile, polizia scientifica, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara, personale del reparto Mobile di Senigallia con la sinergica collaborazione di ufficiali e militari dell’Arma dei Carabinieri territoriali e del Battaglione Carabinieri, nel primo pomeriggio di ieri hanno blindato alcune zone di Tre Archi, battendo “a tappeto” il territorio.

“Dopo aver circondato chirurgicamente i settori di intervento, al fine di evitare l’allontanamento dei soggetti che tentavano di sottrarsi ai controlli – spiegano dalla questura – il personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri ha proceduto al minuzioso controllo di abitazioni, molte delle quali in stato di abbandono e risultate essere luogo di bivacco e domicilio saltuario di individui che le utilizzano sia per trascorrere la notte sia per la perpetrazione di attività illecite.
L’attività di verifica di ieri, che è stata diretta da funzionari della Questura, fa seguito ad una certosina operazione di individuazione di stabili e appartamenti oggetto di segnalazione da parte dei residenti della zona, segnalazione successivamente analizzate dagli uffici investigativi.
L’attività investigativa ha consentito di controllare e monitorare 26 appartamenti, perlopiù disabitati ma che – il riscontro della polizia – presentavano evidenti tracce di recente passaggio di soggetti non autorizzati alla permanenza nello stabile determinate da residui di bivacco, sporcizia e alimenti consumati in fretta.
Sedici le persone identificate, la maggior parte con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Un minore, tunisino, che aveva tentato di allontanarsi dalla ‘cintura’ attuata dalle forze dell’ordine, è stato fermato, accompagnato in questura e, al termine degli accertamenti di rito, affidato ad una comunità per minori.
Tra le persone identificate negli appartamenti, anche un marocchino trentenne clandestino sul territorio nazionale e con numerosi precedenti in prevalenza per reati contro il patrimonio, che è stato accompagnato in Questura e nella serata di ieri in un centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) che provvederà appunto al rimpatrio nel paese di origine”.

“Per i controlli di ieri sono in corso ulteriori accertamenti, sia di carattere investigativo che amministrativo, sui soggetti identificati, sugli appartamenti controllati e concernenti gli esercizi pubblici della zona nei quali sono stati scovati individui con a carico precedenti di rilievo.
Nella mattina odierna sono proseguite le attività di monitoraggio e controllo condotte dalla Questura con l’impiego di operatori della squadra Mobile, della polizia scientifica, del reparto Mobile, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e l’unità cinofila della Guardia di Finanza.
Oltre ad una ulteriore e successiva verifica degli alloggi già oggetto di specifico intervento nel pomeriggio di ieri, sono stati effettuati posti di controllo nelle vie di accesso e deflusso del quartiere, portando all’identificazione di 45 soggetti, molti dei quali con precedenti, ed al controllo amministrativo di 20 veicoli.
Sono stati, inoltre, controllati tre esercizi pubblici di vendita e somministrazione di alimenti e bevande ed i relativi avventori.
Al termine dell’analisi dei dati riscontrati nei massicci controlli di ieri ed oggi, verranno predisposte ulteriori analoghe attività finalizzate al contrasto dei comportamenti delittuosi riscontrati ed anche segnalati dalla cittadinanza per conseguire di ristabilire in quelle zone la sicurezza reale e percepita”.


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