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Un Natale speciale
per la Casa di reclusione di Fermo

FERMO - Tanti gli appuntamenti significativi, con il passaggio emozionante del vescovo Rocco Pennacchio

Un Natale dietro le sbarre, a cercare un significato diverso. Tanti momenti importanti in questi giorni nella casa di reclusione di Fermo, momenti che hanno dato sollievo ai detenuti ma anche al personale. Lunedì mattina è passato il vescovo, Rocco Pennacchio, per una piccola ma sentita cerimonia eucaristica, anche la palestra può diventare una chiesa quando c’è bisogno della fede e di una preghiera che conforti.

Il vescovo Pennacchio, accompagnato da don Michele e da don Pompeo, ha parlato di un momento importante, anche per chi vive una condizione difficile ma guardando sempre ad una seconda possibilità, con la speranza e la forza di chi può cambiare. Con l’occasione ha annunciato anche che don Pompeo sarà il nuovo cappellano per il carcere, per un accompagnamento anche spirituale delle persone detenute, fatto di momenti solenni ma anche di colloqui e del calore di una parola. Presente anche il sindaco, Paolo Calcinaro, che ha ribadito la sua vicinanza alla casa di reclusione: “Lavoriamo spesso insieme per costruire una buona alternativa alle persone che hanno compiuto il loro percorso, siamo riusciti a far lavorare in articolo 21 diverse persone che si sono prese cura della città e si sono integrate alla perfezione nel tessuto sociale cittadino”.

Un saluto e un augurio lo hanno portato anche la direttrice Daniela Valentini, la comandante della polizia penitenziaria Loredana Napoli con tutto il personale e il vice prefetto Pina Biele che pure si è augurata che le persone detenute riescano a trovare una nuova prospettiva di vita e una consapevolezza più forte. Un saluto carico di riconoscenza anche all’educatore Nicola Arbusti che sta per chiudere a Fermo la sua esperienza lavorativa, una presenza storica e costante nel percorso di recupero delle persone detenute.

Sono anche i giorni dei doni e dei pensieri per le festività natalizie, come di consueto è passata di qui l’associazione Soroptimist che ha portato dolci da donare ai figli dei detenuti. Allo stesso modo si è mobilitata l’intera scuola primaria Sapienza, i ragazzi di quinta, con la maestra Caterina Vitali, hanno avuto modo di conoscere l’esperienza del giornale del carcere di Fermo, L’Altra chiave news, e hanno preso a cuore il Natale dei figli dei detenuti. Per loro hanno scritto letterine piene di emozioni, hanno coinvolto anche i piccoli delle altre classi e hanno raccolto libri, giocattoli, persino biciclette, vestitini e coperte, tantissimo materiale che sarà distribuito perché i piccoli lontani dai loro papà sentano meno il peso dell’assenza in questi giorni di Natale.
Grande la commozione di tutti per le parole delicate e intelligenti che i piccoli alunni hanno saputo dedicare alla realtà carceraria, provando a dare conforto e amicizia, con tutta l’innocenza che sono i bambini sanno custodire.

 


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