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L’arrivo del 2020 si festeggia
fuori casa, si spenderanno
in media oltre 80 euro

Pizzerie, ristoranti, trattorie ed agriturismi: tutti pronti per il tradizionale cenone di San Silvestro. Si spenderà in media tra gli 80 ed 90 euro a persona. Ma in molti casi si possono trovare menu' anche a 50/60 euro.

di Sandro Renzi

Ristoranti, pizzerie ed agriturismi quasi sold out per il cenone di San Silvestro nella provincia fermana. Se è vero che in tanti preferiranno trascorrere l’ultimo dell’anno a casa, magari ordinando cibo da asporto, è altrettanto vero che nei locali pubblici del territorio le prenotazioni questa volta non sono mancate. E questo vale tanto per i ristoranti della costa quanto per le strutture agrituristiche dell’entroterra. Che si tratti di feste private, cena a due o con gli amici, a tavola o in piedi, con musica live o con dj, i locali non resteranno a bocca asciutta. Il trend però registra due fattori: da una parte il calo, seppur ridotto, degli esercizi che resteranno aperti il 31 dicembre rispetto al 2018 e dall’altra una diminuzione, anche questa forse molto contenuta e che sfugge alle tradizionali previsioni, della spesa per chi attende fuori casa l’arrivo del nuovo anno. La Federazione italiana Pubblici Esercizi stima che in media la spesa si attesterà sugli 80 euro a persona nel caso di cenoni “lunghi” e sui 110 euro se oltre al cenone si offre pure il tradizionale veglione. Ma in entrambi i casi non mancano le eccezioni. Lungo la costa c’è chi si affida al menù alla carta e con 45/50 euro a persona passerà “indenne” il 31 dicembre, e chi offrendo un assortimento di vini e prodotti molto particolari arriverà a chiedere anche 120 euro. Ci sono ristoranti in cui non si andrà oltre i 65 euro e lo stesso per diversi agriturismi. L’impressione, allora, è che si punti ai grandi numeri, magari riducendo un po’ i prezzi notoriamente più alti il 31 dicembre per diversi fattori, a partire anche dai maggiori costi che devono sostenere i gestori. Rendendo così appetibile ed accessibile a più persone la possibilità di trascorre la notte di San Silvestro al ristorante.

E’ ancora la Fipe a rilevare l’ottimismo che aleggia tra gli operatori. “In ben 3 casi su 4 ritengono abbastanza probabile il tutto esaurito nel proprio locale. Nello specifico il 37,8% è assolutamente convinto che ci sarà i pienone, il 37,8% lo ritiene assai probabile e solo il 24,4% si dichiara scettico”. A farla da padrone saranno i prodotti made in Italy. Un dato su tutti. Su un totale di 1,6 milioni di bottiglie stappate, lo spumante italiano avrà l’esclusiva nel 64% dei locali.

Anche i risultati dell’indagine Coldiretti/Ixè confermano che lo spumante sarà “il prodotto immancabile per nove italiani su dieci (91%) e si stima che, durante le feste 2019 (Natale e Capodanno) siano state stappate 74 milioni di bottiglie solo in Italia, con un aumento dell’8% sulle festività dell’anno precedente”. Tornando ai piatti tipici del cenone, le tradizionali lenticchie si collocano al secondo posto: sono presenti nell’82% dei menu, forse anche perché sono chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze. E se ci sono le lenticchie non possono non esserci cotechino e zampone presenti sul 67% delle tavole. E forte sarà anche la presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie e seppie, “mentre il 66% degli italiani ha assaggiato il salmone arrivato dall’estero, appena il 13% si è permesso le ostriche ed il 15% il caviale” prosegue l’associazione degli agricoltori.

 


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