Cesetti scrive al ministro Franceschini:
“La sede della nuova Soprintendenza a Fermo”

FERMO - L'assessore regionale al membro di governo: "La nuova sede della stessa va ubicata nella baricentrica città di Fermo, un atto di opportunità e giustizia, nell'interesse di tutte le Marche del Sud"

 

“La sede della nuova Soprintendenza non può che essere ubicata nella Città di Fermo, geograficamente baricentrica rispetto alla più vasta aggregazione dei territori delle ‘Marche Sud’ e custode di uno straordinario patrimonio di opere d’arte, monumenti, storia e cultura millenaria”. Lo afferma l’assessore regionale Fabrizio Cesetti (foto) che ha inviato una lettera al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini.

“Mi rivolgo direttamente alla Sua Autorità, dopo avere da tempo interessato il Suo Ufficio – scrive Cesetti – per ribadire che, se è vero che la Sua opportuna decisione è scaturita dalla necessità di insediare nei territori delle Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata un ufficio strategico per la tutela, ricostruzione e valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale, non può essere revocato in dubbio che la sede della nuova Soprintendenza debba essere ubicata nella Città di Fermo”.

E questo, sottolinea il membro della giunta regionale, nell’interesse dei cittadini e degli enti interessati delle Marche del Sud che potrebbero agevolmente raggiungerla: “Altrimenti, sarebbe senz’altro meglio restare con la sola sede di Ancona – dichiara l’assessore – E se è stato necessario, nell’interesse dei cittadini, che gli Uffici della ricostruzione fossero ad Ascoli Piceno e a Macerata in quanto realtà più colpite dal sisma, non potrà anche sfuggire l’oggettiva baricentricità di Fermo rispetto ai territori del cratere”.

Per la Soprintendenza, quindi, conclude Cesetti:  “Auspico un atto di opportunità e giustizia nell’interesse di tutte le Marche Sud. E la Città di Fermo che dispone di palazzi storici, completamente ristrutturati, ha già dato la disponibilità per fornire una sede adeguata e tutti i servizi ad essa riconducibili” conclude la lettera al Ministro.


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