di Giorgio Fedeli
Clamorosa svolta nelle indagini sulla tragedia di Servigliano. Ieri sera i carabinieri del comando provinciale dell’Arma, dopo aver interrogato la mamma della bimba deceduta nel rogo che ha avvolto, nel corso della nottata dell’8 gennaio scorso, la casa dove stava dormendo con la sorellina e la mamma, hanno sottoposto a fermo la donna. L’accusa sarebbe quella di incendio doloso. Una ricostruzione che lascia ipotizzare scenari inquietanti. Ma per il momento, sul fronte delle indagini nulla è dato sapere. La salma della bambina non è stata ancora riconsegnata ai familiari. E infatti ancora si debbono svolgere i funerali.
Con ogni probabilità la svolta nelle indagini è arrivata, come era presumibile, a seguito dell’esito dell’esame autoptico e di quelli tossicologici che avrebbe fornito elementi decisivi, come pure dagli accertamenti dei vigili del fuoco da cui sarebbe emerso il dolo sull’incendio. Comunque sono ancora in corso indagini per delineare con precisione quanto accaduto quella tragica nottata.
Erano circa le 3 di notte quando all’interno di una casa all’ingresso del paese, infatti, era divampato un incendio. All’interno della residenza una mamma, una bulgara di 38 anni, e le due bimbe di 6 e 4 anni. Stando a una prima sommaria ricostruzione dell’accaduto la mamma si è precipitata fuori casa con la figlia più piccola. Sul posto, nel frattempo, erano sopraggiunti i carabinieri del Radiomobile di Montegiorgio che, nel lanciare l’sos ai sanitari del 118 e ai vigili del fuoco, avevano provato ad entrare in casa ma fumo, fuoco e crolli avevano sbarrato l’accesso. Pochi istanti dopo sul posto erano arrivati con tre mezzi i vigili del fuoco di Fermo che si sono fatti strada tra le fiamme e il fumo raggiungendo la bimba in casa per lasciare poi spazio ai sanitari della Croce azzurra di Santa Vittoria in Matenano e della Potes e Misericordia Montegiorgio. Ma per quell’angelo di soli 6 anni non c’era ormai più nulla da fare.
La mamma e l’altra bimba più piccola, invece, dopo il soccorso sul posto, erano state trasportate dai sanitari al pronto soccorso. Sull’esatta dinamica di quanto accaduto e sulle cause alla base dell’incendio, si diceva, stanno ancora lavorando i militari dell’Arma, insieme ovviamente ai vigili del fuoco, il tutto coordinato dalla Procura della Repubblica di Fermo. Gli inquirenti, terminate le operazioni di spegnimento dell’incendio, avevano immediatamente sequestrato la casa e avviato le indagini che, ieri, hanno vissuto una svolta clamorosa.
Appartamento in fiamme: muore una bambina, in salvo la mamma e la sorellina
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