“Capiamo l’allarme del PD nel vedere riproporsi uno schema di cittadini che riescono a far andare avanti una Città, nel suo centro e nei suoi quartieri, prendendola da un momento di declino evidente e totale. Capiamo l’allarme di Nicolai e Malvatani nel poter far vedere che a Fermo si può sostenere la Città senza per forza passare dalle segreterie di partito locali. Ma stupisce leggere le loro parole: proprio da loro e dal PD che ha avuto cinque anni (poi diventati rovinosamente quattro) per mettere in pratica le loro idee sulla Città, per farla crescere, per farla diventare più viva, per risolvere problemi, piccoli o grandi, urlati da tempo da quartieri e cittadini: e invece ricordiamo come è andato il governo del Pd della Città, capace di far fuggire chi, nuovo, cercava di impegnarsi nell’immobilismo totale di una Fermo oscurata”. Arriva tempestiva la replica delle forze di maggioranza Piazza Pulita, Il Centro e Non Mi Fermo, alla conferenza stampa di presentazione del nuovo segretario ad interim del Partito Democratico di Fermo Paolo Nicolai. Al suo fianco, questa mattina, il capogruppo Pierluigi Malvatani. In due hanno parlato di un sindaco senza idee (leggi l’articolo).
“Ed infatti – proseguono le forze di maggioranza – nessun rinnovamento all’interno del PD dal 2011 ad oggi: ma oggi ci dicono che ascoltare la gente, le associazioni, i quartieri, eseguire opere che ne migliorino la quotidianità è un peccato. Si dimenticano dei tanti loro “vorrei ma non posso” resi realtà da questa amministrazione: dai fondi per l’ex Mercato Coperto alla riqualificazione della COPS, dal ponte ciclopedonale sull’Ete al recupero del Tirassegno, dalla riqualificazione dell’entrata di Lido di Fermo ela messa a disposizione di due lotti di Casabianca alla soluzione del rischio centrale a biomasse a Campiglione oggi sostituito con un importante complesso produttivo di un imprenditore che erano riusciti ad allontanare dalla città, dal ripristino dello scheletro di Piazza Dante a quelli di Fontevecchia e Terminal, dalla risoluzione delle frane della Variante del Ferro ai lavori attesi da tantissimi quartieri o sulle scuole fermane, fino a giungere alla conquista di Questura e Comandi Provinciali. Il tutto con il terremoto più forte mai registratosi di mezzo. La concezione deteriore della politica viene a galla proprio quando si “rinfacciano” finanziamenti ottenuti da Stato e Regione: come se fossero concessi dal PD e non, invece, frutto di progetti meritevoli presentati da chi lavora notte e giorno qui in Comune: come se i finanziamenti dipendessero dalla politica e non dal merito. Non è bello leggere certe forzature elettorali perché questo ingenera nei cittadini ancor più senso di lontananza verso la politica. Ma insomma dopo cinque anni di torpore e assenza tra la gente nei prossimi quattro mesi vedremo molti aspiranti amministratori ripresentarsi per le vie e le piazze di Fermo.
Nicolai prende in mano il Pd “Calcinaro senza idee, ha gestito solo l’ordinario”
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