di Sandro Renzi
Dragaggio, avanti tutta. Di ieri la notizia arrivata al sindaco Nicola Loira dal Servizio di difesa della costa della Regione: il decreto conclusivo della verifica di assoggettabilità al Via è alla firma del dirigente. Tradotto, l’iter per l’ottenimento delle autorizzazioni ambientali è di fatto terminato. Ora il Comune potrà procedere con l’affido dei lavori di dragaggio dell’imboccatura del porto. Anche di questo si è parlato ieri a Fano in occasione di un confronto sull’emergenza manutenzione che riguarda i porto regionali. I sindaci interessati si sono ritrovati per fare il punto. In platea anche il governatore Luca Ceriscioli, i referenti delle associazioni di categoria e dell’Autorità portuale di Ancona. Il Comune di Porto San Giorgio adesso potrà partire finalmente con i tanto attesi lavori che, si spera, possano dare respiro tanti ai diportisti quanto agli operatori ittici.
Ciò non toglie che tutta la materia, molto complessa dal punto di vista normativo, debba essere in qualche modo rivista e snellita. Ceriscioli, parlando di manutenzione di queste infrastrutture, ha rimarcato l’opportunità di “dare all’intero sistema un’organizzazione efficace attraverso l’Autorità di sistema del Medio Adriatico”. Ma questo non può secondo il governatore prescindere dal coinvolgimento dell’Autorità di Ancona nella gestione degli scali regionali. “Deve diventare un punto di riferimento per l’intera portualità regionale, avendo alta professionalità e competenze. Messe a servizio dell’intera rete portuale, la farebbe funzionare meglio”. Una strada percorsa in altri settori. “Nel momento in cui abbiamo affidato al Consorzio di bonifica gli interventi di messa in sicurezza del territorio, si è visto come operi, in tutta le Marche, con grande qualità, rapidità e competenza. Come pure la Camera di commercio unica che gestisce tutti i rapporti con le imprese attraverso una modalità aggregate in termini regionali. Accorpare diventa una dimensione sfidante, in grado di risolvere molti problemi gestionali” ha detto Ceriscioli. Oggi la manutenzione dei porti regionali è infatti affidata ai singoli Comuni. Negli anni hanno mostrato difficoltà a portare avanti questa attività amministrativa. “Non è un lavoro solito per loro, sono interventi particolarmente complessi, con regole ambientali molto stringenti e difficoltà nello smaltire il materiale di dragaggio. La strada giusta da percorrere ritengo, dunque, sia quella di spostare la gestione dai Comuni all’Autorità di Ancona che potrebbe ampliare la propria operatività agli scali regionali”.
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