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Il Pd punta solo sui civici:
Ceriscioli alla porta,
Sauro Longhi in pole

MARCHE 2020 - Il segretario Gostoli comunica la rosa agli alleati, "scompare" il governatore uscente. Oltre all'ex rettore Univpm, ci sono Rodolfo Giampieri, Roberto Oreficini e Gino Sabatini. Il nodo potrebbe sciogliersi lunedì in direzione regionale

 

Giovanni Gostoli e Luca Ceriscioli

 

di Federica Nardi

Tra i nomi della rosa di Giovanni Gostoli, segretario regionale del Pd, il governatore Luca Ceriscioli questa sera non c’è. Ci sono invece tutti civici: Sauro Longhi, ex rettore Univpm, Rodolfo Giampieri presidente dell’autorità portuale di Ancona, Roberto Oreficini e infine Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche. Questa l’indiscrezione che esce dalle riunioni fiume di questo pomeriggio. Incontri bilateriali tra Gostoli, il vicesegretario Alessandrini, le forze civiche e partiti del centrosinistra: Socialisti, Verdi e Civici di “Uniti per le Marche”, Articolo Uno, Italia Viva, Azione, + Europa, la lista civica “Presenza Popolare” e la lista civica “Le Nostre Marche” con Demos, Popolari e Italia in Comune. Nei giorni scorsi Gostoli ha incontrato anche Alessandro Seri, coordinatore Diem25 Marche, l’associazione transnazionale, che ultimamente ha promosso insieme ad altre realtà la lista “Emilia-Romagna Coraggiosa” di Elly Schlein. Da quanto trapela è una e propria rivoluzione del Pd che si apre ai civici e lascia fuori rosa chi ha ricoperto cariche politiche in questi anni. La bocciatura di Ceriscioli era già piuttosto chiara l’altro ieri leggendo tra le righe le parole del segretario nazionale Nicola Zingaretti. Ora salgono le quotazioni dell’ex rettore della Politecnica Sauro Longhi.

Sauro Longhi durante un incontro di questa sera a Osimo

Gostoli ha inviato una nota in serata, dove non viene però detto nulla sulla rosa né sull’esclusione di Ceriscioli. Che qualcosa si fosse incrinato nella sua candidatura era chiaro da mercoledì, quando Zingaretti ha affossato definitivamente l’ipotesi primarie (richieste invece da Ceriscioli) dichiarando che gli alleati non erano d’accordo. E con tempi “sospetti”, cioè qualche ora dopo l’uscita di scena di Valeria Mancinelli, sindaca di Ancona e altra papabile per le regionali che con una diretta Facebook ha tolto il disturbo dagli equilibri di coalizione, finendo con puntare il dito proprio verso (ma non contro) Ceriscioli e la sua candidatura. Se la rosa restasse quella presentata oggi agli alleati, con la chiara volontà quindi di escludere tutti “uomini di partito”, secondo alcuni Longhi resterebbe la candidatura più forte e che potrebbe essere gradita anche al Movimento 5 stelle (che nel frattempo non ha reso pubblici i risultati delle Regionarie per i candidati consiglieri proprio in attesa della scelta del candidato governatore). I supporter di Longhi intanto si sono già mossi sui social con una pagina Facebook sponsorizzata dal nome “Le Marche ideali con Sauro Longhi” e la promessa-slogan: “Per non lasciare indietro nessuno”.

Di seguito la nota di Gostoli arrivata in serata:

«Oggi abbiamo aperto un confronto con gli alleati per costruire una candidatura unitaria della coalizione di centro sinistra, capace di avere consenso oltre il nostro campo e aprire una nuova fase per le Marche. Ci rivedremo a stretto giro. Negli incontri bilaterali con le forze politiche e civiche prima di tutto è emerso uno spirito unitario e la volontà di arrivare in tempi brevi ad una sintesi sulla candidatura, dopo un lavoro nei mesi scorsi sui programmi, sulle idee e sulle priorità per migliorare la qualità di vita delle marchigiane e dei marchigiani – continua Gostoli – Sono emerse da più parti ipotesi di personalità che potrebbero rappresentare la coalizione, competitive e autorevoli, alcune delle quali è possibile verificare solo con una larga convergenza dell’alleanza. In questa fase interlocutoria – precisa Gostoli – ciascuno ha provato a mettere in campo possibili soluzioni e proposte, anche con valutazioni diverse ma ognuna con pari dignità rispetto alle altre e, soprattutto, senza veti. Il confronto che si è svolto con serenità continuerà anche nelle prossime ore nelle quali potrebbero emergere altre valutazioni e ipotesi. C’è la consapevolezza che la sfida delle elezioni regionali è aperta. Si può vincere con una proposta unitaria e un campo di centro sinistra più largo possibile che si costruisce attorno al Pd. In questo senso – conclude Gostoli – stiamo raccogliendo anche l’appello delle Sardine che, ieri a piazzale Lazzarini a Pesaro e nei giorni scorsi con una lettera sulla stampa, chiedono un cambio di passo, una convergenza e cooperazione del campo progressista, democratico e civico per aprire una nuova fase nelle Marche. Prima degli interessi di parte o del partito viene l’interesse della comunità marchigiana».

Il nodo Ceriscioli potrebbe intanto chiarirsi definitivamente lunedì a Chiaravalle, dove la sera è convocata la direzione regionale del Partito democratico.

 


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