di redazione CF
Ancora una settimana di controlli mirati da parte della Questura di Fermo a Lido Tre Archi.
“Personale della Squadra Mobile, della Squadra Volante, della Polizia Scientifica, del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e l’unità cinofila della Guardia di Finanza hanno dedicato, anche in questi ultimi giorni, la loro attività per riaffermare la legalità e mantenere gli ottimi risultati conseguiti da tempo grazie al controllo del territorio e dei frequentatori di quella zona”, fanno sapere dalla questura con la Polizia impegnata su più fronti, quelli caldi e da sempre cruciali nelle dinamiche dell’illegalità nel rione costiero di Fermo: clandestinità, case occupate, spaccio.
“Le verifiche straordinarie, attuate mediante posti di controllo – il report della Polizia – accertamenti ‘dinamici’ e verifiche nei locali del quartiere hanno consentito di identificare più di cento persone, molti dei quali con precedenti, e controllare più di quaranta veicoli.
Sono stati anche sottoposti ad accertamenti gli avventori di tre locali di somministrazione di bevande ed alimenti e negozi etnici.
Al confine con il comune di Porto Sant’Elpidio, il personale della Polizia di Stato ha rinvenuto, occultati in un astuccio portaocchiali, cinque grammi e mezzo di sostanza stupefacente, hashish, ed un piccolo bilancino di precisione, probabilmente abbandonato dallo spacciatore alla vista della Polizia.
Sono proseguiti i controlli nei palazzi di Lido Tre Archi, in via Tobagi, con, obiettivo specifico, la verifica di appartamenti abbandonati ed ancora alla mercé di sbandati e soggetti dediti a traffici illeciti. In uno di questi è stata riscontrata la presenza di tracce che portano a desumere un saltuario ma recente utilizzo, ma non vi sono state trovate persone”. Dalle case occupate, si diceva, ai clandestini con la Polizia a scovarne altri.
“Nel corso dei controlli sono stati identificati alcuni cittadini stranieri, irregolari sul territorio nazionale i quali, accompagnati in Questura, dopo i necessari accertamenti svolti dal personale dell’ufficio Immigrazione, sono stati oggetto di provvedimenti amministrativi. Nello specifico – comunicano dalla questura di Fermo – parliamo di tre cittadini poco più che ventenni, della Costa d’Avorio, Guinea e Nigeria con decreto di espulsione del prefetto di Fermo e l’Ordine del questore di lasciare il territorio nazionale, un trentenne pakistano sottoposto ad una misura alternativa al trattenimento presso un centro di Permanenza per il Rimpatrio, finalizzata al suo rientro nel paese di origine”.
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