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Centro Riabilitativo Montessori,
servizi a distanza grazie alla tecnologia

FERMO - Progetto presentato ad Asur e Area Vasta. “Il servizio potrebbe essere avviato sin dalla settimana successiva alla Pasqua" ha detto Mirco Giampieri, assessore alle Politiche Sociali

 

Nonostante l’emergenza sanitaria, i servizi erogati dal Centro Riabilitativo Montessori di Fermo potrebbero continuare ad essere erogati, a distanza e con le moderne modalità della tecnologia. E’ quanto si propone il progetto inviato all’Asur regionale e all’Area Vasta con cui si esplicitano le forme e i modi con cui i servizi alle persone con disabilità, utenti della struttura, potranno essere prestati.

In questo momento di particolare difficoltà, dovuta all’emergenza sanitaria che ha di fatto temporaneamente sospeso in loco ed in presenza i servizi socio educativi dei Centri per soggetti più fragili, attualmente chiusi in ottemperanza alle disposizioni governative, sulla base del “Decreto Cura Italia” per il Montessori è stata elaborata una progettualità che consentirebbe di proseguire l’attività ordinaria e quotidiana con una modalità alternativa.

“Stiamo facendo il possibile per venire incontro alle famiglie con situazione difficili e con fragilità, per cui anche questa modalità va nella direzione importante di garantire continuità a servizi fondamentali come questi” – le parole del Sindaco Paolo Calcinaro.

L’intento, che si aggiunge al lavoro che si è continuato a fare dall’inizio dell’emergenza di contatto e di vicinanza alle famiglie dei minori utenti, è quello di aiutare i familiari nella gestione del proprio bambino con disabilità, e dare continuità ai percorsi riabilitativi già avviati, per permettere al minore di mantenere il più alto livello di autonomia personale possibile, supportando i care givers familiari attraverso la consulenza medica e psicologica e attivando terapie dirette terapista/bambino/caregiver attraverso strumenti digitali pratici come piattaforme apposite (Zoom), videotutorial, videochiamate ecc., con interventi via web il più possibile rispondenti alle necessità e alla capacità di risposta di ogni minore e della sua famiglia.

Una nuova modalità lavorativa, che tiene conto della sicurezza dell’operatore e dell’utente e che consente, allo stesso tempo, di non interrompere troppo a lungo il percorso multidisciplinare previsto nel suo Progetto Riabilitativo Individuale già avviato. Nella consapevolezza che le famiglie e i ragazzi del Centro di Riabilitazione Montessori (CAR e PRF) hanno bisogno di continuità e di una rete di supporto, la riorganizzazione del servizio è fondamentale anche per non far sentire le famiglie abbandonate e sole ma come sempre in primo piano, garantendo ai loro figli la continuità dei progetti riabilitativi, attraverso la costante presenza degli operatori che non viene meno, anche in questo momento di estrema difficoltà.

Modalità che prevederebbero:

· Chiamate telefoniche e scambio di e-mail per monitoraggio e consulenza, scambio/invio di documentazione e certificati;
· Uso di Zoom o in alternativa Skype o eventualmente videochiamate per supporto e consulenza sanitaria e sostegno psicologico e genitoriale, oltre a caselle di posta elettronica per lo scambio e invio di schede di valutazione o esercizi da proporre a casa. L’intervento riabilitativo/educativo a distanza prevederà una prima parte di lavoro propedeutico di preparazione del materiale adattabile per utilizzo su web come schede, letture, video, tutorial e una diretta con l’utenza.

“Il servizio potrebbe essere avviato sin dalla settimana successiva alla Pasqua – ha detto Mirco Giampieri, assessore alle Politiche Sociali – per questo motivo il Comune di Fermo per il Centro Montessori, insieme agli altri servizi riabilitativi convenzionati con l’ASUR Regionale, hanno presentato ieri al Presidente della Regione e al Dirigente dell’Azienda Regionale Sanitaria la richiesta per poter essere autorizzati a procedere, vista l’importanza di questo servizio a dimostrazione della vicinanza a famiglie e ragazzi che frequentano il Montessori. Per questo, in primis le famiglie dei minori disabili, saremo lieti di avere prima possibile un positivo riscontro”.


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