“Le misure di contenimento da coronavirus mettono e soprattutto metteranno a dura prova l’economia e la tenuta sociale del Paese. Ma mentre al Governo c’è chi lavora per fare arrivare a imprese e cittadini contributi economici di sostegno, c’è pure chi pensi a tassarli con una patrimoniale”. Inizia così l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale sangiorgese Andrea Agostini.
“Così accade anche Porto San Giorgio dove l’amministrazione, se da una parte si impegna a consegnare buoni alimentari, dall’altra si sbriga in fretta e furia con determina dirigenziale r.g. 10/4/2020 n.600 a soddisfare ‘l’esigenza di provvedere alla stampa, imbustamento e postalizzazione massiva di circa n.1310 plichi contenenti i solleciti TARI anno 2019’ – contesta Agostini – con negozi, bar, ristoranti, concessioni balneari nell’impossibilità di lavorare e con tutte le difficoltà di una ripartenza oggi indecifrabile per tempi e per modi, tra distanze sociali da rispettare e turisti che non verranno, è il caso anche solo di pensare di andare a bussare danari? Invece di adottare misure per ridurre le imposte e dilazionarne i pagamenti, si lavora ci si adopera di corsa a ridosso delle festività per andare a chiedere la Tari a 1310 realtà cittadine? Vogliamo definitivamente ucciderla questa nostra Porto San Giorgio?”.
Il consigliere comunale aggiunge: “Certamente non io e pertanto avanzo una proposta di aiuto. Aderisca l’amministrazione sangiorgese all’accordo di sospensione mutui comunali quota capitale anno 2020 sottoscritto da Abi, Anci e Upi. Porto San Giorgio potrà così disporre di liquidità aggiuntiva per sostenere le attività commerciali e produttive sangiorgesi, aiutando così la città a sopravvivere agli effetti economici dannosi indotti dalla diffusione del COVID-19 e magari persino recuperare un poco dell’appeal perduto”.
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