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Covid19 Le nozze d’oro dai letti del Murri
finiscono su Porta a Porta, intanto torna a casa
il primo paziente fermano all’ospedale

FERMO - Ieri nel programma di Rai Uno condotto da Bruno Vespa la storia di due settantenni che hanno festeggiato i 50 anni di matrimonio dai letti del reparto guidato dalla Cola. Intanto il primo paziente fermano ricoverato al Murri per Covid19 è tornato a casa, tra l'amore dei suoi cari

Nozze d’oro celebrate dai letti della Rianimazione. Il primo paziente fermano ricoverato al Murri che torna a casa. Sono i sorrisi, le storie toccanti che emergono dall’ospedale del capoluogo di provincia in questo periodo di Coronavirus. Ma partiamo proprio dalla storia d’amore che ha commosso mezzo mondo, finita prima alla ribalta delle cronache americane, con l’Abc, e inglesi, con il Daily Mail. Parliamo di un anniversario di matrimonio che assume dei connotati speciali, unici, perché rinnovato dai letti della Rianimazione del Murri, il reparto ospedaliero guidato da Luisanna Cola. Marito e moglie, entrambi sui 70 anni che vengono ricoverati a distanza di 24 ore. E solo grazie all’occhio attento del personale del reparto nello spulciare i dati anagrafici dei due, si scopre che sono uniti in matrimonio. Poi la rivelazione dell’uomo. Quanto basta per spingere i sanitari ad avvicinare i letti dell’uomo e della donna e ad organizzare una piccola festa, per il giorno dopo, con tanto di dolcetto e candelina. E due mani che si ricongiungono per qualche istante a rinnovare una promessa d’amore lunga 50 anni, che nemmeno il Coronavirus può certo spezzare o interrompere.

Ora i due coniugi sono in fase di miglioramento. Una storia commovente, la loro, che ha fatto il giro del mondo e che ieri sera è approdata anche sulla rete ammiraglia della tv di Stato con un servizio su Porta a Porta dopo essere balzata agli onori delle cronache internazionali grazie all’Abc americana e al Daily Mail inglese. E poi c’è quella a lieto fine dell’uomo di Lido che, primo fermano ad essere ricoverato al Murri, ieri è tornato a casa. Lì, tra l’amore dei suoi cari, ha iniziato come da protocollo, un periodo di isolamento domiciliare. E con lui, con i suoi familiari, tutta una comunità quella di Lido, anzi un’intera città, un comprensorio a tirare un sospiro di sollievo. Certo ci sono anche le notizie, quelle che nessuno vorrebbe mai sentire, come quella del decesso di un’anziana di Sant’Elpidio a Mare, 51esimo decesso al Murri dall’inizio del contagio. Ma oggi ci si aggrappa alla speranza, alla voglia di vivere, alla forza e alla convinzione di vincere la battaglia contro il Covid19, quella battaglia vinta dall’uomo di Lido e nella quale quelle mani giunte di due coniugi hanno impresso un’immensa spinta.

C.N.


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