facebook twitter rss

Otello ha battuto il virus:
ritorno da star a Casette d’Ete

SANT'ELPIDIO A MARE - Commovente rientro a casa per il parrucchiere dopo settimane di ricovero, la sua comunità lo abbraccia tra applausi, striscioni e canzoni: "Grazie a tutti"

L’ambulanza che arriva, i clacson delle auto, i cartelli dai balconi a dargli il bentornato, il giro d’onore in piazza Mazzini, a salutarlo la musica dei Dire Straits e Vasco Rossi, dalla consolle allestita dal terrazzo del centro giovanile. E’ stato un rientro carico di emozione, che ha reso davvero speciale, oggi pomeriggio, il 1 maggio di Casette d’Ete. Otello Castellucci è tornato a casa, guarito dopo settimane di battaglia in ospedale contro il Covid-19. Il virus gli ha portato via il padre, ma lui ha resistito ed oggi si è preso l’abbraccio virtuale di una comunità che gli ha riservato un’accoglienza straordinaria.

Il parrucchiere, conosciutissimo in paese, ha ripreso la via di casa a bordo dell’ambulanza della Croce Azzurra. Per il suo ritorno, da giorni, i compaesani preparavano un’accoglienza speciale, organizzata attraverso il gruppo Facebook “Si un casetta’ se…”. Praticamente ogni famiglia, lungo la strada, si è affacciata per un saluto. All’arrivo in centro, un breve giro intorno alla piazza ed il saluto letto da Francesca Cammoranesi: “In queste settimane abbiamo pregato per la tua salute e sperato per la tua famiglia e la nostra comunità. Questa è anche l’occasione per porgerti le condoglianze per la perdita di tuo padre, era molto conosciuto e la sua scomparsa è stata una ferita per tutti. Anche in quarantena, non abbiamo fatto passare questo tuo rientro come nulla fosse, Otello daje tutta. Grazie agli operatori del 188, medici, personale paramedico, un saluto anche dal sindaco Alessio Terrenzi”.

Poi, via di nuovo alla musica, con due brani di Vasco, più che mai adeguati al momento: “Io sono ancora qua” e “Senza Parole”. In tuta rossa, Otello saluta tutti e dopo qualche istante l’ambulanza riprende il tragitto fino all’abitazione lungo corso Garibaldi, con il figlio Thomas ad abbracciarlo alla porta di casa. Intorno, decine di compaesani ad applaudirlo, alcuni in strada, sempre a distanza di sicurezza, molti altri affacciati ai balconi dei condomini circostanti. “Grazie a tutti, grazie a tutti” ripete Castellucci salutando con la mano. Poi il ritorno a casa, la fine dell’incubo.

P.Pier.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti