“Buon senso”. Sono queste le due parole che riassumono il pensiero, o meglio la speranza, dell’Area vasta 4 di Fermo, a partire da medici e infermieri del Pronto Soccorso a poche ore dall’inizio della Fase 2 proprio per ciò che riguarda il Pronto Soccorso del Murri. Perché? Semplice. Se negli ultimi due mesi gli accessi sono drasticamente diminuiti, da oggi il Fermano è tornato a mettersi in fila all’ingresso del reparto guidato dal direttore facente funzioni, Antonio Ciucani. Per i problemi sanitari più disparati. E nulla a che vedere, ovviamente, con il Coronavirus. Quelli che presentano sintomi della ‘bestia’, si sa, seguono un percorso riservato, in parallelo. Cosa significa tutto ciò? Che evidentemente il Covid19, con le restrizioni governative e regionali per contenerne il contagio e la coscienza dei cittadini che sono rimasti a casa, ha giocoforza portato a una reale scrematura di quelle che sono le reali emergenze, da Pronto Soccorso appunto, come confermato dallo stesso direttore Ciucani lo scorso 19 aprile.
Un indottrinamento, sì forzato, vero, all’uso di uno dei reparti più delicati dell’ospedale, anche e soprattutto perché porta del nosocomio con un lavoro a getto continuo, ma che ha fatto ben sperare i camici del Murri sul fatto che i cittadini potessero aver capito veramente quando recarsi in via Speranza o quando, più tranquillamente e serenamente, rivolgersi al loro medico di famiglia. Ma, le prime ore della Fase 2 dimostrano il contrario. Stando a quanto vissuto questa mattina all’ospedale, tutto sembrerebbe, infatti, tornato a uno status quo ante virus. Basti dire che delle decine di ingressi registrati oggi ben oltre l’80 per cento era composto da codici verdi. Il resto quasi tutti ‘gialli’. E alle 16 vi erano 15 persone in attesa di essere visitate.
C’è anche chi è arrivato oggi per farsi controllare un lieve trauma articolare risalente a tre settimane fa. Saranno tutti visitati, ovviamente. E’ chiaramente un diritto del cittadino. Ma le attese vanno, comunque, a sommarsi ai codici più gravi e, come se non bastasse, a quella quindicina di pazienti che stanno attendendo da giorni, da settimane, di essere trasferiti proprio al Pronto Soccorso nei vari reparti. Sì perché il Murri, ospedale diviso tra Covid19 e noCovid19, sta progressivamente riaprendo dei reparti con il calo dei ricoveri da Coronavirus. Ecco perché dall’Area vasta 4, a partire proprio dal Pronto Soccorso, tutti si augurano che l’utenza, i cittadini potenziali pazienti, usino ‘buon senso’ nel ricorrere alle prime cure ospedaliere, nel bussare inevitabilmente al reparto ‘porta’ dell’ospedale.
g.f.
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