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Giovane aggredito, due gruppi rivali
pronti allo scontro: la Polizia evita il peggio

FERMO - Un ragazzo è stato aggredito e soccorso dal 118 a Lido Tre Archi. Sul posto, a sirene spiegate le pattuglie della polizia della Questura di Fermo, con le Volanti e la Squadra Mobile. In ausilio due pattuglie dei carabinieri e una della guardia di finanza. Indagini in corso, da parte degli investigatori della polizia, per fare luce sull'accaduto

La polizia, questa notte, a Lido Tre Archi

di Giorgio Fedeli

Un giovane aggredito. E in men che non si dica in strada si riversano due gruppi rivali con intenzioni tutt’altro che pacifiche. Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine evita il peggio, insomma lo scontro. Questa notte due pattuglie della polizia della Questura di Fermo e una della Squadra Mobile, con l’ausilio di altrettante pattuglie dei carabinieri delle stazioni di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, e una della guardia di finanza sono arrivate a sirene spiegate a Lido Tre Archi dopo aver ricevuto la segnalazione di un giovane aggredito da alcuni coetanei. E l’aggressione aveva richiamato in strada due gruppi di ragazzi di origini africane.

Una situazione ad alta tensione nel rione costiero fermano, con a dividere i due manipoli, una trentina di persone in totale, solo la strada, via Aldo Moro per la precisione. All’arrivo delle divise i due gruppi si sono dileguati mentre il ragazzo aggredito è stato soccorso dal 118. Nulla di grave per lui. Ma il lavoro della polizia, che sta procedendo sull’accaduto, non si ferma certo qui, con il ragazzo soccorso e i due gruppi ‘svaniti’ nel nulla. Sì perché i poliziotti della Squadra Mobile e delle Volanti, sempre con la collaborazione dei carabinieri e della guardia di finanza, dopo aver presidiato la strada per evitare nuove ‘scintille’, hanno iniziato a perlustrare il quartiere per cercare ogni elemento utile alle indagini, insomma utile a ricostruire nei dettagli l’accaduto e cosa ci sia dietro quell’aggressione e la correlazione con quei due gruppi pronti a sfidarsi in strada. Che si sia trattato di due bande rivali sul punto di scontrarsi in campo aperto? Due gruppi a difesa delle rispettive fazioni legate all’aggressione? E perché quel ragazzo è stato aggredito? Futili motivi o c’è dell’altro? Tutti interrogativi ai quali gli investigatori della questura stanno lavorando per dare delle risposte quanto prima. Con l’ultimo tassello, in ordine di tempo, nell’intricato puzzle di un quartiere da sempre ‘osservato speciale’. 

Carabinieri e Guardia di Finanza in ausilio


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