Dal torrione ‘scompare’ la bandiera
della città e spunta quella della pace,
Loira: “Sdegno per il gesto”

PORTO SAN GIORGIO - Il primo cittadino: "valuterò se procedere legalmente. Certo di interpretare il sentimento della stragrande maggioranza dei cittadini, pacifisti compresi, esprimo il massimo sdegno per il gesto. Lunedì ne compreremo subito un'altra e la isseremo nuovamente sulla torre"

(foto di Roberto Vittori)

Dal torrione scompare la bandiera della città e spunta quella della pace. E il sindaco Nicola Loira non va per il sottile: “Approfondiremo la vicenda per risalire all’identità di colui o coloro che hanno compiuto un simile gesto e non escludo anche di valutare eventuali azioni legali”. Le foto del torrione dove da sempre sventola la bandiera rossa con la croce patente simbolo della città di Porto San Giorgio stanno in queste ore rimbalzando sui social. Il motivo balza all’occhio. Al posto di quella bandiera rossa con una croce patente bianca è comparso un vessillo della Pace. Tanti gli interrogativi: chi è l’artefice della sostituzione? E quando è avvenuta? Come hanno raggiunto la bandiera? Usando una scala dall’interno del torrione? Il sindaco Loira vuole fare chiarezza.

“Qualcuno ha sostituito sul torrione delle mura castellane, all’interno della proprietà di villa Bonaparte, la bandiera della nostra città con altra bandiera. Ho sentito i titolari della proprietà dove si trova il torrione e si sono subito messi a disposizione del Comune per collaborare nel riposizionare la bandiera di Porto San Giorgio. Chi ha compiuto questo gesto ha compiuto un reato (la violazione della proprietà privata) e valuterò anche se ci sono gli estremi per una denuncia da parte del Comune.
Per quanto riguarda proprio il Comune di Porto San Giorgio, certo di interpretare il sentimento della stragrande maggioranza dei cittadini, pacifisti compresi, esprimo il massimo sdegno per il gesto. Almeno ridateci la bandiera (che era stata sostituita in occasione della festa di San Giorgio). Lunedì ne compreremo subito un’altra e la isseremo nuovamente sulla torre”.


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