Le forze dell’ordine calano il ‘poker’:
in una Lido Tre Archi ‘blindata’
tutti presenti: fermi e controlli a raffica

FERMO - Oggi pomeriggio una Lido Tre Archi 'invasa' dalle forze dell'ordine. Dopo le disposizioni del prefetto Vincenza Filippi, controlli intensificati nel quartiere 'osservato speciale'. In strada Polizia, Carabinieri, Polizia locale con, anche, il sindaco Paolo Calcinaro, e l'unità cinofila del Gruppo della Guardia di Finanza del comando provinciale di Fermo

di redazione CF

Non manca nessuno. Delle forze dell’ordine invitate dal prefetto Vincenza Filippi a intensificare i controlli a Lido Tre Archi, oggi pomeriggio nel quartiere costiero di Fermo non mancava nessuno. E giù con una raffica di controlli e fermi con diverse persone sottoposte ad accertamenti. La zona, nel turn over scaturito dalla richiesta del prefetto Filippi di effettuare quotidiani controlli, oggi il quartiere era di competenza della Polizia locale di Fermo che, infatti, ha effettuato dei controlli con un paio di pattuglie. E con i vigili urbani anche il sindaco Paolo Calcinaro per sopralluoghi e un sostanziale monitoraggio della zona.

Ma ai residenti, e non solo, non sono sfuggite nemmeno le quattro pattuglie della Polizia di Stato della questura di Fermo, in campo anche con i colleghi del reparto Prevenzione Crimini di Pescara e quello dell’unità cinofila del Gruppo della Guardia di Finanza del comando provinciale di Fermo, che hanno sottoposto ad accertamenti diversi automobilisti ma anche giovani a piedi. Diversi di loro sono stati passati anche alla prova del fiuto di Grant, il cane delle Fiamme gialle che, infatti, non ha tradito le aspettative. In strada, si diceva, anche i carabinieri con due pattuglie. E anche l’Arma ha avuto il suo da fare nel controllo delle strade del quartiere. Tutti, comunque, impegnati, ognuno per le rispettive competenze a controllare il rispetto dell’ordinanza del sindaco Calcinaro che regola la somministrazione di bevande alcoliche, ma anche quello delle normative anti-Covid, passando ovviamente per i nodi storici del quartiere: dall’occupazione abusiva di immobili allo spaccio.


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