“Ieri è stato l’anniversario della morte del giornalista Walter Tobagi, vittima di un truce attentato. E questa data mi spinge a una riflessione: perché il quartiere intero, la nostra città, non riscopre il valore di quegli uomini e quelle donne che hanno anche dato la vita per il nostro Paese? Persone che sono icone dell’Italia migliore: giornalisti, magistrati, politici, uomini e donne di cultura, di enorme spessore. Nel caso di Tobagi sarebbe un riconoscimento a tutti i giornalisti e al loro Ordine. E l’auspicio è che la memoria di tutti coloro che danno nome alle nostre strade viva e venga omaggiata da tutti, ogni giorno”.
Inizia così la riflessione, lo spunto, l’invito di Luciano Romanella. E parte proprio da Lido Tre Archi, da via Walter Tobagi. “Quella strada oggi è scenario di episodi non certo esemplari. Ma abbiamo anche le vie Mattarella, piazza Guido Rossa, via Moro, via Bachelet, largo Saragat, via Nenni. Tutti luoghi che ricordano personaggi che rappresentano un fiore all’occhiello per noi italiani, di ieri, di oggi, di domani. Giornalisti, magistrati, politici. Il mio appello, che rivolgo anche a quella parte maldestra di Lido Tre Archi è, nel ricordo di Tobagi, nel ringraziare i giornalisti per i servizi che fanno, a partire da Lido Tre Archi, sempre puntuali anche nell’evidenziare le problematiche del quartiere con coraggio, e nel ringraziare le forze dell’ordine per il grande lavoro che svolgono, di rispettare almeno coloro che danno il nome alle nostre vie”.
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