L’Aido Montegranaro celebra
i suoi ‘primi’ 40 anni
tra donazioni e solidarietà

MONTEGRANARO - Esattamente 40 anni fa un manipolo di volontari si riunisce presso l’allora sede Avis di Montegranaro e getta un seme destinato, dopo oltre 40 anni, a lasciare un segno nella storia cittadina del volontariato

“Nasce l’Aido cittadina: accadeva a Montegranaro il 10 giugno 1980, alle ore 18”. E oggi l’Aido festeggia i suoi ‘primi’ 40 anni.

“Un martedì come tanti, in un pomeriggio di una bella serata di giugno, quando le stagioni si allungano ed annunciano l’estate, un manipolo di volontari si riunisce presso l’allora sede Avis di Montegranaro e getta un seme destinato, dopo oltre 40 anni, a lasciare un segno nella storia cittadina del volontariato come pure, nei 40 anni successivi, a salvare qualcuno che, magari su un letto di ospedale, aspetta con ansia il dono di un organo che possa salvargli la vita.
E’ proprio così che – fanno sapere il presidente e il direttivo Aido – vogliamo ricordare il 40esimo anniversario della fondazione della sezione Aido di Montegranaro, fra un sorriso e un testo decente da mettere sotto i tasti di una vecchia macchina da scrivere in modo da tradurre in un atto costitutivo formalmente corretto il forte desiderio di promuovere, anche a livello cittadino e comprensoriale, la cultura del dono degli organi.


Era una Montegranaro diversa? Forse. Per certi aspetti lo era, stavamo vivendo le stagioni del boom economico, quelle in cui la nostra economia calzaturiera dava benessere, lavoro e prosperità a tutti, quella che consentiva la crescita demografica e dove, tutto sommato, la sensibilità verso i più deboli ed i sofferenti poteva pure lasciare il campo ad altri, e ben diversi, slanci emotivi.
Eppure un manipolo di cittadini, a cui non manca sensibilità e grande cuore, capeggiati dal compianto Camillo Cruciani, voleva fortemente che il messaggio della cultura del dono degli organi attecchisse anche nella nostra comunità, dopo che, qualche anno prima, l’Aido si era costituita a livello nazionale e da pochi anni consentiva, con l’aiuto e sotto la spinta delle prime donazioni di reni, di eliminare ai malati nefropatici le tante e troppe sofferenze delle cure a base di dialisi.
Ebbene di strada l’Aido e la nostra Montegranaro ne hanno fatta, sono cresciute, hanno affrontato crisi, hanno pianto e riso come ogni comunità ma hanno visto sicuramente, anche per quel primo gesto di amore di 40 anni fa, crescere la sensibilità verso i più deboli ed i sofferenti promuovendo il messaggio che l’amore è puro ed assoluto quando è rivolto a sconosciuti ed ogni atto che lo sorregge e lo promuove è fatto senza alcun interesse o fine di lucro.
Vogliamo pertanto pensare che la nostra comunità è cresciuta ed è prosperata anche grazie a quel manipolo di cittadini che, dopo oltre 40 anni, vogliamo ancora ringraziare rendendo pubblico l’atto costitutivo ed il primo, bellissimo, labaro della tanto agognata Aido cittadina.
Camillo Cruciani, Renzo Conti, Maria Giuliana Petrini, Olivo Granatelli, Franco Mancinelli, Paolo Romitelli, Manfredo Gazzani, Francesco Cruciani e Giuseppe Mariani, grazie a tutti voi: 40 anni fa avete scritto l’incipit di una bellissima storia. I festeggiamenti e le iniziative di ricordo solenne, che l’attuale direttivo vuole tributare all’anniversario, saranno resi pubblici nel corso dei prossimi mesi quando, ci auguriamo, le restrizioni del covid consentiranno libertà di movimento e partecipazioni meno stringenti”.


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