“Come gruppo comunale di S. Elpidio a Mare, abbiamo fatto una scelta all’inizio di questo mandato elettorale: quello di essere opposizione responsabile e costruttiva. Abbiamo sempre manifestato il nostro disaccordo quando le scelte di questa amministrazione non potevano essere condivise, abbiamo sempre portato riflessioni e argomenti costruttivi per far crescere e migliorare la nostra città”. Il coordinamento comunale di Sant’Elpidio a Mare di Forza Italia fa il punto sull’emergenza Coronavirs.
“Il Covid19 è stato un evento di forte impatto per tutti e che difficilmente dimenticheremo – spiega il partito – Purtroppo o per fortuna ci siamo trovati anche in prima linea, da qui, dall’esperienza maturata, avendo capito come sia possibile affrontare questo nemico invisibile, vogliamo dare il nostro contributo. In passato, quando il Covid19 non faceva parte del nostro vocabolario, avevamo già proposto l’inserimento di una nuova figura nell’ambito della sanità regionale: l’infermiere di famiglia – con un’accezione ben diversa dalla figura disegnata dal Ministro della Salute Speranza. La sanità concepita sul modello dell’ospedalizzazione a medio termine, è un modello vetusto. La fase del ricovero in ospedale deve essere riservata solo alla fase acuta e/o in momenti in cui essa non possa essere gestita al domicilio del paziente. Volendo essere pignoli, durante il periodo di ospedalizzazione si va incontro al rischio di ammalarsi/aggravarsi a causa delle infezioni ospedaliere e il Coronavirus ne ha dato ampia dimostrazione. Per cui la strada da seguire è una sola: territorio. Lo avevamo già proposto, siamo convinti e lo ripetiamo: bisogna lavorare in maniera capillare”.
Forza Italia aggiunge: “Saranno i medici di medicina generale e gli infermieri di famiglia le sentinelle preposte ad individuare i nuovi possibili casi. Come? In maniera semplicissima: telefonicamente. Chiamando a casa gli assistiti e informandosi su segni e sintomi. Una telefonata da ripetere una volta a settimana (se non vi sono indicazioni), ripetitiva in 2-3 giorni in presenza di febbre, tosse, dispnea e prurito. In questo caso si interviene con accertamenti ( nel caso tampone naso – faringeo) e di seguito con la terapia: con una diagnosi precoce il Covid 19 può essere gestito al proprio domicilio. Risulterebbe semplice anche la segnalazione all’autorità sanitaria e l’individuazione dei contatti. Con buona pace dei terrapiattisti, complottisti, novax, negazionisti e irriducibili combattenti da tastiera, il cambio di rotta che si è avuto dopo Pasqua, lo si è avuto grazie allo schema di terapia messo a punto dalla comunità medica che ha lavorato e collaborato a tutti i livelli fino a raggiungere i risultati dell’importante numero dei pz guariti e del calo dei contagi. Continuiamo a seguire le semplici regole del distanziamento fisico, dell’igiene delle mani, del tossire sulla piega del gomito e quanto in questi mesi abbiamo imparato. Solo in questo modo eviteremo un rebound della pandemia e una velocizzazione di un auspicato ritorno alla normalità”.
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