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99 anni fa inaugurato a Fermo il
primo vero campo sportivo

CALCIO - Il 19 giugno 1921 fu festeggiata l'apertura del "Campo di Marte", dove sono state giocate da squadre fermane le prime partite di un campionato federale. Fu ricavato da un terreno demaniale militare e utilizzato fino al 1932. Oggi ospita Circolo Tennis e Croce Verde

Campo di Marte. Dai colori delle divise dei giocatori e dal concorso di popolo si può supporre che sia uno dei primo derby cittadino tra “La Fermo” e il “Fermo Football Club”. In fondo la casetta degli spogliatoi che molti anni dopo è stata sede della Croce Verde fino al 2008, mentre ancora più dietro si intravedono la chiesa dell’Annunziata (non ancora sventrata) e l’ospedale psichiatrico

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – Fino a questo momento per giocare a calcio si utilizzavano prevalentemente il campetto della Victoria all’interno del Ricreatorio San Carlo, oppure uno spazio ricavato nel parco del Girfalco, ma risultavano insufficienti ed inadeguati, anche se si trattava solo di tornei amichevoli e per lo più di natura cittadina.

Domenica 19 giugno 1921 fu inaugurato il primo vero campo sportivo comunale, ricavato nei pressi della piazza del Foro Boario (poco sotto l’odierna via di Crollalanza, dove oggi si trovano i campi da tennis e la sede della Croce Verde) con lavori compiuti quasi interamente a proprie spese dalla società di calcio La Fermo (fondata nel corso della stagione 1920/21); fu soprannominato “Campo di Marte” perché l’area era utilizzata dal locale presidio militare i cui uomini, grazie all’interessamento del comandante Armando Marini, collaborano alla sua sistemazione.

L’inaugurazione fu solenne e le cronache narrano di un concerto e una sfilata con tanto di bottiglia di spumante rotta dalla madrina, la contessina Ludmila Vinci, che precedettero una gara podistica, una partita di pallavolo e infine una gara amichevole con l’U.S. Ascoli terminata 6-3 (vedi articolo in basso pubblicato da “Concordia Civile”).

La possibilità di utilizzare un campo di gioco regolare che rispettasse i parametri e le dimensioni minime era il primo passo indispensabile verso l’ottenimento dell’affiliazione alla Figc, attraverso il Comitato regionale marchigiano, affiliazione che per La Fermo arrivò nella stagione 1923/24, assieme al Fermo Football Club, società nata pochi mesi prima (poi l’anno dopo si fonderanno, confluendo nella nuova Unione Sportiva Fermana).

Le squadre del nord della regione si erano già affiliate da qualche anno, mentre ad esempio l’Ascoli non ottenne l’affiliazione fino al 1926 solo per la mancanza di un campo regolare: fu l’ultima tra le marchigiane ad affiliarsi.

In ogni caso il Campo di Marte era talmente piccolo che, con l’aggiornamento delle normative,  dal 1926 diventò inadeguato e fu una delle ragioni della breve inattività federale della U.S. Fermana che, anche per altri motivi, per quattro stagioni giocò solo campionati amichevoli.
La casetta che si vede dietro alla porta lato nord ospitava gli spogliatoi, ma non c’erano tribune e gli spettatori si accomodavano a terra, sulle scarpate. Piccoli di lavori di adeguamento al Campo di Marte (però ancora privo di tribune) consentirono alla U. S. Fermana di tornare a giocare campionati federali per due stagioni.

Si progettò la costruzione di tribune con gradoni, in parte coperte, e di un ingresso monumentale su via di Crollalanza, ma ci si rese conto che lo spazio era limitatissimo.

Per questi motivi a partire dalla stagione 1932/33 il vecchio campetto fu definitivamente sostituito dal nuovo impianto polisportivo, per l’epoca grandioso (gli fu destinata una superficie di quasi 17mila metri quadrati, circa il doppio di quella del Campo di Marte) realizzato lungo la via del Mare (oggi viale Trento) con pista di atletica e con tutte le attrezzature per le varie discipline sportive: è lo stesso impianto che, profondamente trasformato negli anni e dopo aver assunto le denominazioni di “Polisportivo del Littorio” e poi “Campo sportivo Sandro Mussolini“, è arrivato fino ad oggi con il nome di “Stadio Bruno Recchioni“.

A partire dal dopoguerra il vecchio Campo di Marte è stato destinato in parte a sede del Circolo Tennis di Fermo e in parte a parcheggio, la casetta è stata fino al 2008 la prima sede della Croce Verde, poi demolita, e il suo vecchio utilizzo e denominazione sono stati presto dimenticati da tutti.

 

Fotogallery

 

La sede della Croce Verde fino al 2008: dal profilo si nota bene che si tratta della stessa casetta degli spogliatoi del vecchio Campo di Marte

 

L’articolo firmato da Federico Fiorani che racconta la giornata dell’inaugurazione, pubblicato dal periodico fermano “Concordia Civile”

 

Le stesse scarpate che ospitarono, seduti per terra, gli spettatori del Campo di Marte, da oltre 60 anni sono le tribune del Circolo Tennis

 

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