La presidente Molly Pizzuti durante l’intervento. Alla sua destra Cesare Ciarpella e Mauro Gismondi, alla sua sinistra Giuseppe Lanciotti
di Paolo Gaudenzi
MONTEGRANARO -La Sutor c’era, c’è e ci sarà.
L’assemblea pubblica annunciata nei giorni scorsi dal management calzaturiero ha avuto luogo nella prima serata di ieri presso la sala consiliare municipale sita nel Palazzo dei Francescani. L’emergenza Covid, il lockdown ed il conseguente blocco produttivo le inaspettate quanto brusche stoppate, per rimanere nel lessico cestistico, che hanno fatto vacillare tutto lo sport non solo di casa nostra, a non risparmiare quindi neanche la realtà gialloblù.
La barca guidata dalla presidente Molly Pizzuti ha raggiunto però il porto sicuro, leggi chiusura della stagione 2019/20, consegnando agli archivi un bilancio sano ed il “nulla a pretendere” da interlocutori di sorta. Ed il futuro?
L’argomento serale ha dunque messo nel mirino la strada da percorrere nel rinnovato torneo venturo, trattazione pubblica illustrata a circa 60 avventori, presenze elevate dal popolo del web considerando la contemporanea diretta dell’appuntamento sui canali social sutorini.
Con il numero uno gialloblù anche i soci Mauro Gismondi, Giuseppe Lanciotti e Cesare Ciarpella, cognome a richiamare in automatico i figli: coach Marco e l’esplosivo giocatore Francesco. A fare però gli onori di casa gli amministratori comunali. “La situazione sportiva è stata sempre oggetto di attenzione da parte nostra – il saluto ai presenti del sindaco, Ediana Mancini – con confronti svolti tra Sutor e Poderosa, perché ci è ben noto che il basket in città è qualcosa di importante. I tempi correnti sono quello che sono, e la bontà dei relativi direttivi sta tutta nel fare il passo in avanti non più lungo della gamba, senza nostalgie per il passato glorioso. Le risorse comunali ci saranno, seppur limitate, e porteremo a casa il palace con il prezioso contributo della Regione“.
“Basket, San Serafino e la calzatura: un trio che funge da estrema sintesi per Montegranaro – l’approccio analitico del vice sindaco ed assessore allo sport, Endrio Ubaldi -. Guardare al futuro significa scrutare l’orizzonte tra tante difficoltà, e la Sutor lo farà consapevole di essere ora la prima realtà cestistica della città anche per categoria calcata. Il Comune ha garantito il ripristino funzionale della Bombonera, passata dai 99 posti iniziali agli attuali 858. Faremo il possibile per aiutare non solo questa squadra, ma tutto lo sport veregrense, nonostante l’agenda della giunta narra di circa 600 richieste di aiuti sbrigate in poco più che un mese. Dalla nostra istituzione a quella sportiva, la Federazione deve ridurre i costi, e dal Governo ci si aspetta, dopo la riapertura dei teatri, anche quella dei palazzetti: lo sport a porte chiuse non ha senso. La Sutor ripartità appunto dai Ciarpella, con Marco di certo proiettato in ben altri lidi di A per il futuro, senza dimenticare i prodotti di casa come capitan Di Angilla, e Lupetti“.
E poi spazio alla società, con le tesi a sostegno del titolo della serata: “Aiutaci a non spegnere i riflettori“.
“Inizio con un breve bilancio di quelli che sono stati gli ultimi tre anni della nostra storia – le prime parole di Molly Pizzuti –, eravamo partiti con l’obiettivo di riaccendere la passione per questi colori, cercando di coinvolgere il più possibile la comunità tanto da creare in primis il comitato #ComingBackSutor. Gli approcci non sono stati facili, c’era molta diffidenza a cominciare dalle aziende, poi con il tempo è stato capito il progetto e così siamo riusciti a partire per come poi noto a tutti”.
Un triennio condito da altrettante scalate sul campo, per un’implacabile ascesa sino all’attuale Serie B, circuito dibattuto da matricola. “Siamo reduci da un periodo sicuramente non facile, che ha portato questa stagione a chiudersi in maniera brusca – ha proseguito il presidente – ma, anche in questo momento, voglio sottolineare il fatto che tutti gli sponsor, a partire dalla famiglia Mazza (legata al main sponsor Premiata, ndr) ci sono stati vicini mantenendo gli impegni presi ad inizio anno, rispettando i contratti, un aspetto che ci ha permesso di chiudere il bilancio in positivo – ha continutato la Pizzuti -. La Sutor è attualmente l’unica squadra del paese a competere in un campionato nazionale, faremo del tutto per mantenere la categoria restando sempre a Montegranaro, perché per noi è un elemento imprescindibile. Se c’è qualcuno che ha la volontà di far parte del progetto si faccia avanti, noi siamo dei traghettatori in questo momento storico. Abbiamo ben presente il fatto che la Sutor è un bene prezioso e di tutti, e come tale va tutelato. Noi ce la metteremo tutta”.
La parola è passata a Mauro Gismondi: ”Per me si tratta del secondo tempo dell’assemblea che avevamo tenuto tre anni fa quando siamo partiti – ha esordito –, in uno dei nostri primi comunicati avevamo scritto <<Vogliamo far tornare la Sutor al posto che merita, e per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto>>, ribadisco quindi tale appello, a maggior ragione ora che siamo in una serie nazionale, un traguardo quasi impensabile all’inizio delle nostra avventura. Ovvio che il prossimo anno sarà per noi un salto nel buio considerata l’attuale situazione economica – ha specificato – e sappiamo al massimo quello che potremo spendere. Posso comunque assicurare il massimo impegno da parte di tutti noi, innamorati e desiderosi di portare avanti questa affascinante sfida”.
E’ stato poi il turno di uno dei pilastri del direttivo gialloblù Cesare Ciarpella: “Ricordo che avevamo iniziato l’avventura con tanta paura, ma allo stesso tempo con una grande voglia di portare avanti un nome storico. Tutto pensavamo meno di trovarci presto in Serie B. Per una società come la nostra si è trattato di un cammino piacevole, ma in arco temporale trascorso troppo repentino. Stiamo facendo tutto questo semplicemente perché siamo assorbiti in pieno dalla Sutor. Per noi uno degli aspetti fondamentali è quello di disputare il campionato a Montegranaro, oltre al lato sociale della vicenda sportiva, altro punto importantissimo. Stiamo attraversando un momento molto duro, ma nonostante ciò vogliamo mantenere la categoria. Se ci sono delle persone che hanno voglia e forza di entrare in questa realtà io sono il primo a farmi da parte”.
L’assemblea si è conclusa con l’intervento di Giuseppe Lanciotti, elemento ad accendere un faro sul settore giovanile, altro tema sentito dalla città, dall’amministrazione comunale e non da meno dalla Sutor stessa: “E’ un passo che avevamo intenzione da tempo di compiere – ha dichiarato Lanciotti aprendo alla Poderosa, l’altra società veregrense, recente protagonista nel salotto buono nazionale della A2 che ripartirà dal solo vivaio -: all’inizio la strada era in salita, ora la situazione è nettamente cambiata e di questo devo dire grazie pubblicamente a Riccardo e Ronny Bigioni per la disponibilità dimostrata. Con loro siamo arrivati ad una conclusione concordata in pieno da parte di entrambe le parti, che prevede il lasciare alla famiglia Bigioni una parte preponderante del settore giovanile, mentre noi prendere il resto. La cosa più importante è che siamo d’accordo su tutto, e non ci sarà alcun ostacolo che potrà impedirci di fare un accordo che a breve sarà messo nero su bianco”.
Fotogallery
Articoli correlati:
”Aiutaci a non spegnere i riflettori”, la Sutor convoca l’assemblea pubblica
Sutor, tutti insieme per la tutela del progetto e della categoria
Sutor, tutti insieme per la tutela del progetto e della categoria
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati