E’ iniziato stamane il
centro estivo del Csi Fermo

RAPAGNANO - Sull'erba del campo sportivo di contrada San Tiburzio ben 40 ragazzi, sotto lo sguardo vigile e competente di otto educatori, si divertiranno praticando in sicurezza sport tutte le mattinate dalle 8,30 alle 12,30 fino a sabato 11 luglio, esclusa domenica 5

di Tiziano Vesprini

 

RAPAGNANO – Presso lo splendido centro sportivo di contrada San Tiburzio è iniziato oggi e proseguirà per tutte le mattinate dalle 8,30 alle 12,30 fino a sabato 11 luglio, esclusa domenica 5 luglio, il “1° Centro Estivo” per 40 ragazzi dai 7 ai 12 anni organizzato dal Comitato Provinciale di Fermo del Centro Sportivo Italiano presieduto da Gaetano Sirocchi in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale, con il Calcio Rapagnano e con l’Azione Cattolica dei Ragazzi.

Il presidente del Comitato Provinciale di Fermo del Centro Sportivo Italiano, Gaetano Sirocchi, sollecitato da più parti non ha esitato nel mettere in atto una vera e propria “macchina da gioco” partendo da zero.

Il Csi Fermo neofita in attività del genere, con il supporto degli strumenti messi a disposizione dal Csi Nazionale non ha avuto dubbi su dove indirizzare le proprie forze e cioè sui bambini/adolescenti. 

Nel corso delle quattro ore antimeridiane, grazie ai ben otto educatori presenti verranno svolte numerose attività ludico-sportive, tra queste quelle di calcio, volley e basket da fermo sempre rispettando le attuali norme di sicurezza vigenti ed i protocolli di sicurezza per le attività ludico-sportive.

Il tutto con un giusto intermezzo giornaliero (pausa merenda) per permettere ai ragazzi e agli educatori di rifocillarsi adeguatamente così da rendere la mattinata oltre che molto interessante e divertente ma anche non troppo faticosa. 

“Il lungo periodo di chiusura che i bambini/adolescenti hanno subito, a seguito dell’emergenza Covid, ha sicuramente coinvolto il loro stato d’animo – dice il presidente Csi Fermo, Gaetano Sirocchi e prosegue – non è giusto che i bambini vengano privati dei loro indispensabili momenti ludici e associativi e quindi abbiamo pensato di adottare tutto ciò che era necessario per cercare di restituire loro, per quanto ci è stato possibile, ciò che a loro è stato sottratto”.

Gaetano Sirocchi continua affermando che “gli educatori di questo progetto si sono impegnati adoperando ad organizzare e re-inventare giochi e attività che vedono la rimodulazione delle classiche discipline sportive in stile Covid, predisponendo gli appositi spazi per svolgere il tutto in piena sicurezza, ma con il principale obiettivo di far divertire tutti i 40 partecipanti. Il compito degli educatori sarà anche quello di abituare i bambini /adolescenti partecipanti al continuo rispetto delle regole e a percorrere nuove abitudini. Comportamenti necessari in fase di convivenza patogena. Quindi i partecipanti, doverosamente suddivisi in gruppi, seguiti costantemente dagli educatori, avranno a che fare con un calcio mai visto prima, un basket differente, una pallavolo fatta da fermi e molto altro, il tutto rigorosamente all’aperto e sotto il tepore, anzi meglio dire calura, del sole dell’estate”.

 

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