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Traffico in tilt e code chilometriche
Mezz’ora per percorrere
solo otto chilometri di Statale

CAOS - Viabilità in tilt sulla Statale Adriatica. Altro venerdì di passione per gli automobilisti ed i residenti alle prese con un traffico eccezionale. Dito puntato cui cantieri in A14 e i restringimenti causati dal sequestro di alcuni viadotti.

di Sandro Renzi

(foto  Cristiano Ninonà)

Cronaca di un disastro annunciato. A farne le spese in particolare la città di Porto San Giorgio. Venerdì da dimenticare quello cha sta per chiudersi soprattutto per i residenti di viale della Vittoria e della Statale Adriatica dove è andata in scena l’ennesima “tragedia” che ha per protagonista la viabilità. L’antipasto di una calda giornata, vissuta oltre che sul fronte del meteo anche e soprattutto su quello del traffico, si è cominciato ad assaporare già dalla tarda mattinata. Tutto faceva presagire per un caos che avrebbe congestionato parte della cittadina rivierasca. E così, puntualmente, è stato con l’arrivo del pomeriggio. Il via vai si è intensificato. Le direttrici sud sono state prese d’assalto. Il serpentone si snodava da Lido Tre Archi fino al centro di Porto San Giorgio.

Blocchi si sono registrati nelle principali intersezioni. Code in via Milano, via Genova, via Leopardi, viale Don Minzoni e viale Buozzi. Ma a lasciare a bocca aperta è senz’altro quella interminabile fila di mezzi a passo d’uomo a partire dalla sede della Croce Azzurra. Ed a nulla sono valsi i tentativi di trovare strade alternative. Chi lo ha fatto “buttandosi” sul lungomare Gramsci è rimasto imbottigliato in viale della Vittoria e giù giù fino a piazza Mentana. Il lungomare infatti si può percorrere solo in direzione nord nel tratto centrale. Dito puntato sui lavori in A14, sui cantieri interminabili e sui sequestri dei viadotti che hanno finito per creare imbuti con conseguenze pesanti sulle città costiere della provincia di Fermo che da un anno ormai si trovano ad affrontare con sistematica scadenza disagi pesantissimi. Che peraltro impattano non solo sulla circolazione stradale ma anche sull’ambiente.  “E questo è solo il primo venerdì di luglio” commentava il titolare di un esercizio commerciale di via A. Costa. Già, la prima giornata del primo weekend veramente “estivo”. Cosa accadrà quando la società Autostrade annuncerà l’arrivo dei temutissimi bollini rossi e neri? Ovvero l’assalto all’autostrada da parte dei vacanzieri diretti nelle località di mare del sud Italia? Basti pensare che oggi, per percorrere quei pochi chilometri che separano l’uscita del casello di Porto Sant’Elpidio dall’incrocio con la provinciale Capodarchese in media ci sono voluti circa 25 minuti. Figuriamoci poi attraversare la città di Porto San Giorgio. Un delirio a cui finora poco sono servite le dure critiche rivolte dalla politica, tanto da destra quanto da sinistra, al governo centrale, le interrogazioni e le richieste di chiarimento, i solleciti indirizzati al Ministero. Ma anche i rimproveri rivolti a Società Autostrade. Di volta in volta ci si è scontrati con un muro di gomma. I cittadini, esasperati, e con loro gli automobilisti,  si preparano ad un’altra estate di passione.


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