Giunta, Silvestrini lascia
Loira mette mano all’esecutivo,
Di Virgilio (Pd) in pole

PORTO SAN GIORGIO - Massimo Silvestrini lascia. A due anni dal termine del suo secondo mandato, il Sindaco Loira si trova così a mettere mano ad un rimpasto della giunta di cui avrebbe fatto sicuramente a meno. "Scelta personale".

La seconda giunta Loira

di Sandro Renzi

Massimo Silvestrini avrebbe sciolto la riserva. Se ne andrà dalla giunta senza sbattere la porta. Lo farà per motivi squisitamente personali. Nessun dissidio interno, nessuno strappo, piena fiducia nel sindaco Loira. Pronto a chiudere così la sua esperienza dopo tre anni alla guida dell’assessorato forse più importante dell’esecutivo. In mano aveva infatti urbanistica, lavori pubblici ed ambiente. Una candidatura di servizio, la sua, come l’hanno sempre definita. L’ex chirurgo non si è mai tirato indietro. Ha rappresentato Porto San Giorgio al Consiglio provinciale nel primo Loira e poi la nomina ad assessore. “Le sue dimissioni non sono ancora arrivate sul mio tavolo – ha chiarito questa sera il primo cittadino – sono a conoscenza di questa sua decisione e pronto qualora dovessero essere ufficializzate a mettere mano ad un rimpasto di giunta che chiuderò in poche ore”.

Loira ha già le idee chiare. La sostituzione non sarà nuda e cruda. Ovvero chi prenderà il posto di Silvestrini non avrà automaticamente le sue deleghe né il sindaco sarebbe intenzionato ad assumerle. Tradotto si va verso un rimpasto di deleghe, magari verso l’agognato accorpamento in seno allo stesso assessore di commercio e turismo. Turismo che fa gola anche ad Andrea Di Virgilio, il grande escluso nella composizione delle giunta bis tre anni fa. Il capogruppo dem è in pole per prendere il posto di Silvestrini. I lavori pubblici potrebbero invece finire nelle mani di Valerio Vesprini che manterrebbe anche lo sport ed assumerebbe pure l’ambiente. Intoccabili le posizioni degli assessori Varlotta (bilancio) in quota rosa, che peraltro aveva preso il posto di Giampiero Marcattili, e Gramegna (servizi sociali). La delega all’urbanistica, molto delicata, potrebbe invece restare in mano al sindaco. Questione di ore comunque prima che si conosca il nuovo assetto.

 


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