di Andrea Braconi
“Tu, che sali sul Monte Sibilla portandoti una bombetta di vernice spray per stuprare, con delle vomitevoli frecce blu, il luogo magico per eccellenza. Il simbolo dei nostri monti e della nostra terra. Forse pensavi di fare un servizio agli escursionisti? Una cosa utile? Cosa ti aspetti ora, gli applausi? Qualsiasi sia il ‘motivo’ di questo gesto credo che non meriti questi luoghi. È da gente come te che dobbiamo difenderci. Da chi come te, incapace di provare empatia per la Natura, vuole cancellate la sacralità di questi monti per ridurli ad insulso luna park”. Le dure parole ma soprattutto la foto postata da Alessandro Rossetti, funzionario del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, hanno mosso lo sdegno di migliaia di appassionati di montagna.
Quell’immagine, infatti, testimonia lo sfregio ad uno dei luoghi più belli dell’Appennino marchigiano, carico di leggende e storie che lo hanno fatto diventare un punto di riferimento per turisti provenienti da ogni parte del mondo.
E anche il Cai di Fermo ha voluto far sentire la propria voce. “Condanniamo in toto questo scempio, viene meno il rispetto verso l’ambiente montano e soprattutto viene deturpato un luogo magico. Non sappiamo chi sia l’autore e se sia stato autorizzato da qualcuno, ma è una vicenda vergognosa. Stiamo pensando di fare una denuncia formale e stiamo informando anche il gruppo regionale del Cai, che valuterà i provvedimenti da prendere. Per noi questo resta un bruttissimo risveglio”.
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