Marco Olivieri all’ingresso in campo nella gara di Champions contro il Lione
di Paolo Gaudenzi
TORINO – Nell’ennesima notte europea dai contorni amari per la Juventus, la piccola consolazione bianconera per gli appassionati della Vecchia Signora della provincia, nella prima serata di ieri, è arrivata dall’esordio in Champions di Marco Olivieri.
Il 2-1 imposto al Lione grazie ai due acuti del solito Cristiano Ronaldo (rigore trasformato e tiro da fuori area) non è bastato agli uomini di Maurizio Sarri per accedere alle Final Eight della competizione, considerando l’1-0 maturato in terra francese all’andata prima dell’arrivo del Covid 19.
In corso d’opera l’inserimento di Dybala, subito vittima di una ricaduta: l’elongazione muscolare che lo aveva tenuto fuori dall’undici di partenza si è repentinamente riacutizzata. Il problema alla coscia sinistra dell’argentino ha così spianato la strada, al 39′ del secondo tempo, al giovane e talentuso esterno offensivo nativo di Fermo, residente a Porto Sant’Elpidio.
Un paio di scambi briosi sulla destra del fronte d’attacco, e una palla in uscita dall’area francese rincorsa con generosità sino all’out mancino difensivo, i principali spunti in chiave Champions offerti da Oliveri sul campo di gara nella porzione di partita a disposizione.
Dopo l’esordio in Serie A messo a segno nelle scorse settimane nella sfida di campionato vinta dalla Juventus contro il Genoa, per il nostro conterraneo in coda alla famigerata (per via della pandemia) stagione sportiva 2019/20 anche il debutto nella massima competizione calcistica continentale, seppur non coronata con l’auspicato risultato di squadra.
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