di Sandro Renzi
Neanche il covid ferma il tradizionale appuntamento con i bagnini della cooperativa Delta e, da quest’anno, anche con la cooperativa Costa sicura, che insieme curano il servizio di salvataggio lungo la costa fermana, da Porto Sant’Elpidio a Pedaso. Teatro lo specchio d’acqua antistante lo chalet Cobà dove oggi pomeriggio le divise rosse si sono ritrovate ed hanno omaggiato a loro modo le autorità presenti sul terrazzo dell’hotel Caminetto simulando tre diverse situazioni di salvataggio. Occasione per fare così il punto sul lavoro svolto fino ad oggi dalle due cooperative ma anche per rimarcare l’importanza di un servizio che è fiore all’occhiello della stagione balneare nella provincia. “Mettiamo in mano le nostre vite a ragazzi che a 16 anni sono già in grado di salvarci” ha detto Teresa Scriboni in rappresentanza di Confcommercio Marche centrali aggiungendo che “la politica ci deve essere vicina, deve essere vicina alla filiera del turismo. Se non avessimo i nostri stabilimenti balneari dove andrebbero a lavorare tanti ragazzi”. I numeri: 50 sono le torrette (una ogni 150 metri) da Lido Tre Archi a Marina di Altidona e 80 sono i ragazzi e le ragazze che vi operano. Oltre alla Delta cooperativa quest’anno c’è anche Costa sicura, l’altra cooperativa che ha vinto il bando per le spiagge libere a Porto Sant’Elidio con ben 7 torrette.
Cristiano Gasparretti, responsabile della cooperativa Delta ha illustrato come avvengono i salvataggi e come viene gestita l’emergenza dagli angeli rossi. “Ringrazio le autorità per il supporto e la sensibilità dimostrata per il nostro servizio” ha detto Gasparretti. Tre fischi ed ecco correre il bagnino in acqua per aiutare il malcapitato. A nuoto o con l’ausilio del pattino. O addirittura con la tavola sup. In supporto ci sono anche i defibrillatori che i bagnini sono abilitati ad utilizzare. “L’unica vera arma resta comunque la prevenzione” hanno ricordato tuttavia i vertici delle due cooperative. Suggestivo infine l’omaggio con i dieci pattini dislocati uno vicino all’altro a due passi dalle scogliere. Fino all’ultima figura. Tutti vicini ma distanziati con uno striscione che è lo slogan su cui si fonda il loro lavoro: W la sicurezza in mare W la vita.
E’ stata poi la volta del Prefetto Vincenza Filippi. “Il mare deve essere in sicurezza. Sono tantissime le concessioni balneari ed il turismo è una ricchezza che dobbiamo tutelare”. Il sindaco di Porto San Giorgio, Nicola Loira. “Dietro a tutto questo c’è un grande lavoro per fornire un servizio al turista essenziale. La prevenzione come nella sanità gioca un ruolo fondamentale. Il mare va temuto sempre anche da parte di chi pensa di avere confidenza. Ma i ragazzi che vediamo ogni giorno in spiaggia sono molto preparati”. Il direttore generale dell’Area Vasta 4, Licio Livini ha invece rimarcato l’importanza di fare squadra. In chiusura il comandante del Circomare, Simona Gentile. “Questi ragazzi sono gli occhi della Guardia costiera, con loro mi sento sicura, hanno entusiasmo e fanno il lavoro con passione”. Presenti tra gli altri anche Francesco Trasatti vicesindaco di Fermo, Simona Gentile, Elena Amurri, assessore al turismo del comune di Porto Sant’Elpidio, Teresa Scriboni per Confcommercio Marche centrali, Carlo Iommi, presidente dei balneari,
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