“No al termosaldato monoporzione
nelle scuole dove si può evitare”,
Franchellucci (Ali) rilancia la battaglia Anci

PORTO SANT'ELPIDIO - Il sindaco e presidente Ali Marche: "E’ incomprensibile il perché da ormai molte settimane al ristorante è possibile ricevere direttamente il pasto dal cameriere debitamente munito di mascherina, e noi invece saremmo costretti a far avere ai nostri ragazzi questo tipo di somministrazione"

Ali Marche condivide e sposa la battaglia che Anci nazionale, tramite la responsabile Cristiana Giachi, ha intrapreso con nota formale il 7 agosto relativamente ad alcuni aspetti delle linee guida scolastiche relative, in particolare, alla somministrazione del pasto nelle mense. Le linee guida prescrivono che ‘la somministrazione del pasto deve prevedere la distribuzione in mono-porzioni, in vaschette separate unitamente a posate, bicchiere e tovagliolo monouso e possibilmente compostabile’.

“Ora, posto che risulta del tutto impossibile prevedere utilizzo di materiale diverso dalla plastica per la termosaldatura, e questo chiaramente inciderebbe su una tematica di impatto ambientale del tutto evidente, ciò che appare del tutto inspiegabile – si legge nella nota di Ali Marche – è obbligare i Comuni a sobbarcarsi di spese astronomiche per dotarsi di termosaldanti idonee a soddisfare le linee guida. Per ottenere cosa poi? Che arrivi nelle scuole un pasto su vaschette di plastica, con qualità e tenuta del cibo da verificare, mettendo in difficoltà anche e soprattutto bidelli ed insegnanti nel momento della distribuzione del pasto”.

“E’ incomprensibile – afferma il sindaco di Porto Sant’Elpidio e presidente Ali Marche, Nazareno Franchellucci – il perché da ormai molte settimane al ristorante è possibile ricevere direttamente il pasto dal cameriere debitamente munito di mascherina, e noi invece saremmo costretti a far avere ai nostri ragazzi questo tipo di somministrazione, dove i costi lieviterebbero e la qualità del cibo sarebbe realmente tutta da verificare. Ci auguriamo che rapidamente il Ministero possa tornare sui suoi passi permettendo, in piena sicurezza e con le norme di distanziamento a cui tutti noi sindaci ci stiamo attenendo per adeguare le scuole, di poter far distribuire con sporzionamento i pasti in loco, munendo chiaramente gli operatori di tutti gli obbligatori Dpi”.


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