Cavalcata dell’Assunta, è finalmente
la ‘Notte della Luce’: ecco il programma

FERMO - "Allestiremo una manifestazione devozionale in cui sono previsti due momenti statici, a San Francesco e in Duomo, con un breve trasferimento non implotonato, nel pieno e rigoroso rispetto delle normative anti contagio. L'arcivescovo Rocco Pennacchio ci attenderà sul sagrato della Chiesa Cattedrale"

“Oggi sarà la Notte della Luce”, così la Cavalcata dell’Assunta, in questo anno segnato dalle sofferenze portate dalla pandemia da Coronavirus, celebrerà la patrona.
“Una scelta dettata da un forte senso di responsabilità quella di annullare il programma della 39esima edizione, come raccontato nelle scorse settimane, e che ha portato alla manifestazione devozionale di oggi perché Fermo, soprattutto in questi giorni dell’anno, vuol dire Cavalcata dell’Assunta”.
Portare la luce dopo le tenebre del virus, dopo il difficile momento che abbiamo vissuto: questo è il tema centrale di questa particolarissima edizione – affermano i vicepresidenti Andrea Monteriù e Orlando Ramini – in cui non si possono svolgere le attività caratteristiche che rendono unica la nostra rievocazione storica. Tuttavia, intendiamo dare un segno di speranza, portando la luce nella città di Fermo, in onore della Vergine: una scia luminosa che spacca le tenebre e attraversa la città. Allestiremo una manifestazione devozionale in cui sono previsti due momenti statici, alle 21 a San Francesco e in Duomo, con un breve trasferimento non implotonato, nel pieno e rigoroso rispetto delle normative anti contagio”.
Sicurezza, un aspetto sul quale non si transigerà, chiarisce lo stesso Monteriù: “Lungo il percorso i collaboratori della Cavalcata dell’Assunta, facilmente riconoscibili, aiuteranno gli spettatori a partecipare e vivere pienamente la manifestazione nel modo corretto. Chiediamo a tutti di collaborare attivamente per godere al meglio delle emozioni della serata, dotandosi dei dispositivi di protezione individuale ed evitando assembramenti”.

Spiega il regista Adolfo Leoni: “Momento principale della serata sarà l’offerta devozionale alla Madonna del Pianto, cui i fermani sono da sempre legati, con la consegna da parte del Podestà del cero alla Confraternita sul sagrato del tempio di San Francesco. Un evento che non possiamo escludere si sia effettivamente verificato, e poi decaduto, nei secoli successivi al sedicesimo in occasione delle pandemie”. Leoni riferisce anche che numerose dame si affacceranno dai palazzi nobiliari del centro storico, da finestre addobbate e illuminate e da punti suggestivi come la scalinata dell’abitazione famiglia Leti in via Recanati, il portone di Palazzo Bernetti, da largo Sacconi, dalle finestre d’angolo che danno su via Saffi.
L’arcivescovo Rocco Pennacchio ci attenderà sul sagrato della Chiesa Cattedrale – prosegue il regista – per la consegna degli unici doni di quest’anno, i ceri, accompagnata dal suono del Campanone e della Viola del Duomo. Procederemo contestualmente anche all’investitura dei nuovi priori Luigi Volpi per la Nobile Contrada Fiorenza e Federico Alesiani per la contrada Campiglione, oltre alla consegna a tutti i priori del medaglione”. Si ricorda infine il Solenne pontificale dell’Assunta celebrato dall’Arcivescovo Pennacchio sabato 15 agosto alle 11,30 in Cattedrale.


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