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Scuola, ecco cosa fare
per gestire il Covid 19
Gli enti locali approvano le misure

SCUOLA - Via libera stamane al documento che definisce le modalità di intervento per gestire casi di positività al Covid 19 nelle scuole. Previste anche quarantene per le classi a rischio. Lunedì invece verrà sciolto il nodo trasporti. Mascherine negli scuolabus solo per trasferimenti superiori ai 15 minuti a capienza massima consentita al 75%. Queste le ipotesi allo studio

di Sandro Renzi

Via libera in Conferenza Unificata al documento con le ”Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di Sars-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”. Regioni, comuni e province hanno espresso questa mattina un parere favorevole, all’unanimità, in attesa di riunirsi nuovamente lunedì per affrontare l’altro nodo cruciale, quello relativo ai trasporti scolastici. Insomma sulla riapertura delle scuole il 14 settembre, che qualche Regione vorrebbe posticipare, il Governo sembra accelerare. La riunione si è svolta in seduta straordinaria e in videoconferenza con il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in collegamento dalla prefettura di Taranto. Collegati anche i ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, della Salute Roberto Speranza, il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Presenti poi i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, guidata da Stefano Bonaccini, il presidente dell’Anci Antonio Decaro e il presidente dell’Upi Michele De Pascale.

Il documento fornisce un supporto operativo per la gestione dei casi di bambini con segni o sintomi riconducibili al Covid 19 e per la preparazione, il monitoraggio e la risposta a potenziali focolai collegati all’ambito scolastico e dei servizi educativi dell’infanzia. Misure che, cercando di evitare frammentazioni sul territorio nazionale, possono ridurre il rischio di trasmissione in ambito scolastico, ma non possono azzerarlo. “Anche la strategia di risposta a eventuali casi e focolai in ambito scolastico sarà strettamente correlata alla situazione epidemiologica. Le attuali strategie di contenimento sono basate sulle conoscenze scientifiche disponibili” si chiarisce ancora nel documento dell’Iss che prende in esame alcune casistiche ritenute più frequenti.

Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con Covid 19 a scuola, l’operatore scolastico deve avvisare il referente scolastico per la pandemia che provvederà a contattare subito un genitore. L’alunno verrà accompagnato in una stanza dedicata o in un’area di isolamento.  Lì verrà misurata la febbre e resterà in compagnia di un adulto che a sua volta indosserà la mascherina e manterrà il distanziamento di un metro.  Dovrà essere dotato di mascherina chirurgica chiunque entri in contatto con il caso sospetto, compresi i genitori o i tutori legali che si recano in istituto per condurlo presso la propria abitazione. Il protocollo prevede anche la pulizia e la disinfettazione delle superfici della stanza in cui è stato isolato. Sarà invece cura dei genitori avvisare il pediatra o il medico di famiglia che, se lo riterrà opportuno,  richiederà il test diagnostico comunicandolo al Dipartimento di prevenzione.  “Se il test è positivo, si notifica il caso e si avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi). La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi la persona potrà definirsi guarita”. I compagni di classe e gli insegnanti venuti in contatto con l’alunno risultato positivo nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto. Se il tampone naso-oro faringeo è negativo, si ripeterà il test a distanza di 2-3 gg. Il soggetto deve comunque restare a casa fino a guarigione clinica e a conferma negativa del secondo test. Il medico o il pediatra redigeranno una attestazione con la quale il bambino potrà tornare a scuola.

Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con Covid 19  presso il proprio domicilio, lo stesso resterà a casa. In caso di sospetto Covid 19 verrà richiesto tempestivamente il test diagnostico. Il Dipartimento di Prevenzione si attiverà per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti. Il DdP provvederà ad eseguire il test diagnostico e si procederà in base all’esito del tampone. Queste indicazioni valgono anche per gli operatori scolastici. “Nel caso di un numero elevato di assenze in una classe, il referente scolastico per il Covid 19 dovrà informare l’Asur (es. 40% degli alunni, il valore deve tenere conto anche della situazione delle altre classi). Stesso discorso per le assenze elevate degli insegnanti. “Il DdP effettuerà un’indagine epidemiologica per valutare le azioni di sanità pubblica da intraprendere, tenendo conto della presenza di casi confermati nella scuola o di focolai di COVID-19 nella comunità”.

Qualora  un alunno o un operatore scolastico fosse convivente di un caso positivo, su valutazione del DdP, sarà considerato contatto stretto e posto in quarantena. Eventuali suoi contatti stretti (esempio compagni di classe dell’alunno in quarantena), non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazione epidemiologica.  Infine il documento chiarisce pure le azioni da intraprendere nel caso in cui la scuola faccia registrare un caso di positività. La sanificazione va effettuata se sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura. Occorrerà chiudere le aree utilizzate dalla persona positiva fino al completamento della sanificazione. “Quindi aprire porte e finestre per favorire la circolazione dell’aria nell’ambiente. Sanificare (pulire e disinfettare) tutte le aree utilizzate dalla persona positiva, come uffici, aule, mense, bagni e aree comuni”. 


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