“Ci ha lasciato una donna straordinaria, una donna che ha incarnato alla perfezione il senso di appartenenza alla propria comunità. Sempre pronta ad aiutare il prossimo, un pilastro per la sua famiglia e per tutta la comunità monterubbianese”. In tanti questa mattina hanno partecipato alle esequie di Lucia Ciabò, 78enne spentasi mercoledì 9 settembre all’ospedale Murri di Fermo. Moltissime le persone che in questi due giorni hanno porto l’ultimo saluto alla 78enne nella camera ardente allestita alla Casa del Commiato di Rubbianello da dove, questa mattina, è partito il corteo funebre fino a raggiungere la chiesa di Sant’Agostino, a Monterubbiano.
Lucia, moglie, madre, nonna, lascia il marito Primo Albanesi, le figlie Antonella, Maria Cristina e Francesca, i generi Basilio e Adamo, i nipoti Lucrezia, Alessia e Andrea, la zia Renata, la cognata Carla e il cugino Mario. A tutti loro, alla famiglia Albanesi, la comunità monterubbianese, e non solo, si è stretta oggi in un abbraccio simbolico con quel toccante applauso all’uscita del feretro dalla chiesa, quasi ad accompagnare, nel suo ultimo viaggio, una donna che ha dato molto, moltissimo, anche a chi non l’ha conosciuta personalmente ma che ha avuto modo di apprezzare i suoi suggerimenti, spesso dei veri e propri insegnamenti.
Chiesa gremita, fino ad occupare l’ultimo posto disponibile, ovviamente per una capienza ridotta a causa del distanziamento imposto dalle norme anti-Covid. Ma chi non ha trovato posto tra i banchi non ha certo rinunciato a porgerle l’ultimo saluto. Corso Italia, infatti, è stato temporaneamente chiuso al traffico per la presenza, in strada, di tanti, tra parenti, amici, conoscenti che l’hanno attesa fino all’ultimo commiato, che hanno aspettato in silenzio la loro Lucia, quella donna il cui sorriso da oggi si tramuta in segno indelebile per la Monterubbiano. Numerosi i messaggi di cordoglio, dalla Pro Loco alla Usd Monterubbianese, dalla corporazione degli Artisti che parla di una donna “indimenticabile” a quella Zappaterra che la ricorda come un’amica, dal gruppo parrocchiale giovanile che non dimenticherà mai, appunto, si diceva, il suo sorriso, al commissario straordinario e ai colleghi del Comune. Sì perché Lucia Ciabò è stata dipendente comunale e oggi, dal Municipio, ricordano con dolore il “contributo che, con encomiabile impegno, ha donato alla comunità”. “Cara Lucia, hai reso splendide le nostre chiese, lindi e solenni i nostri altari. Grazie. Ti ricorderemo sempre, tu prega per noi e arrivederci in Paradiso”, l’ultimo saluto della comunità parrocchiale e dei sacerdoti.
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