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Mascherine e distanze in aula,
studenti e insegnanti ripartono
“Ci sono rischi ma rispetteremo
le regole” (Le Foto dal Fermano)

FERMO - Qualche piccolo (e fisiologico) assembramento all'entrata in alcuni plessi, anche per via delle nuove disposizioni. Ma poi l'anno scolastico ha finalmente preso il via, per la soddisfazione dei giovani e dei loro docenti

di Andrea Braconi (foto di Simone Corazza)

Le immancabili (e obbligatorie) mascherine all’esterno. Qualche piccolo assembramento, causato soprattutto dalle nuove modalità di entrata e dal numero di accessi. Tanta voglia di ritrovare sia i compagni che gli insegnanti. Ma soprattutto di tornare in aula. Ha preso il via così il nuovo anno scolastico nel Fermano, dalla costa alla montagna, con le campanelle dei vari istituti che quasi in maniera sincrona si sono trasformate in una sorta di voce collettiva.

Alice Ribera è docente di chimica al Montani e nel suo volto, parzialmente coperto, brilla la gioia per essere tornati a scuola in presenza, vale a dire ciò che è mancato di più durante la didattica a distanza. “Sono molto contenta, come i ragazzi, di essere finalmente in classe, con i dispositivi e le precauzioni necessarie. Mi sento determinata, felice di essere qui e niente affatto impaurita: ci sono dei rischi, ma li mettiamo in conto”.

 

Anche gli studenti di quinto dello storico istituto fermano rimarcano, con sfumature diverse, l’importanza di questo giorno tanto atteso. “L’anno è iniziato stranamente – spiega Elia -, noi siamo 18 e non capiamo come procederà, come dovremo approcciarci. Gli insegnanti ci hanno detto come comportarci, ci hanno spiegato il programma e si spera di non tornare alla situazione di marzo. A distanza non sarebbe la stessa cosa”.

Per Natalie, che mostra comunque soddisfazione, sarà un anno duro rispetto agli anni passati, in particolare per gli spostamenti fuori dall’aula. “La didattica online è molto più pesante e riduttiva rispetto a quello che possiamo fare in classe e in presenza. Gli insegnanti ci hanno detto che intraprenderanno il percorso scolastico previsto, anche se un minimo dovremo tornare su quanto fatto lo scorso anno scolastico per rinfrescare gli argomenti”. Si sente sicura, non denota paure o fobie e sa che le regole andranno rispettate da tutti. “Ne va della nostra salute. Non penso ci sia qualcuno così sciocco da venire a scuola sapendo di essere positivo. Io mi sento responsabile e credo lo siano anche gli altri”.

“È stato bello rivedere i compagni di classe – è il parere di Francesco – la situazione è un po’ limitata, ma è molto meglio vedersi che stare dentro uno schermo”.

Didattica in estrema sicurezza anche per Beatrice. “Speriamo che la situazione vada sempre a migliorare, ma la preoccupazione c’è sempre soprattutto per le persone anziane che abbiamo a casa”.

Ma che scuola sarà? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo, preoccupato soprattutto per i laboratori ancora fermi. “Abbiamo perso tre mesi lo scorso anno, se li perdiamo anche quest’anno è finita”.

Dai quattro insegnanti incontrati nella mattinata Giorgia ha tratto un insegnamento. “Il loro c’era un misto tra determinazione e preoccupazione. Andando avanti, però, noi ragazzi possiamo aiutarli a sentirsi più sicuri, rispettando le regole. Sta anche sulle nostre spalle, i professori più che dirci cosa altro potrebbero fare?”.

Fuori da Elementari e Medie stesso filo conduttore, con i genitori (informati dai vari dirigenti scolastici in incontri tenutisi le scorse settimane) intenti a confrontarsi sugli aspetti tecnici e sul rischio di una recrudescenza del virus. “Era giusto e necessario che i nostri piccoli tornassero a vivere insieme la dimensione della scuola – sottolinea un padre, a pochi metri dal cancello della scuola di Molini di Fermo -. Certo, non nascondo un minimo di preoccupazione ma credo che se lentamente abbiamo ricominciato a vivere, sia in ambito lavorativo che come socialità, anche dalla scuola possa arrivare un segnale importante, grazie all’impegno dei ragazzi, degli insegnanti e del personale scolastico”. C’è anche chi, però, tra i genitori, ha voluto stigmatizzare qualche assembramento, soprattutto alle Elementari, che si poteva evitare: “Ci hanno bombardato con disposizioni per evitare contatti vari in classe, ingressi scaglionati, mascherine ovunque, no contatti anche se cade una matita, e poi abbiamo atteso tutti insieme nei piazzali l’ingresso a scuola, con i bambini a riformare subito, e direi anche naturalmente, i gruppetti prima di entrare. Una contraddizione”.

Primo giorno di scuola anche nella città di Fermo. In occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, il Sindaco Paolo Calcinaro si è recato nei plessi dei tre Isc cittadini per augurare agli alunni, ai docenti ed al personale un buon inizio delle attività didattiche. Anche gli assessori della Giunta hanno portato nelle varie scuole del territorio comunale il saluto a nome del sindaco, dell’Amministrazione comunale e della città.
Il primo cittadino ha fatto tappa, accolto dai dirigenti scolastici, nelle sedi della scuola Fracassetti, alla “Da Vinci-Ungaretti” e alla “U. Betti” (nel quartiere Santa Caterina, in via Mario).
Sindaco che, nell’augurare buon anno scolastico, a tutti ha scritto: “come accade per il sisma, un altro inizio di scuola importante: il mio ringraziamento non può che andare al sistema locale, fatto di persone,  che si è messo in moto tra molte difficoltà: docenti e non docenti, collaboratori scolastici, autisti e assistenti scuolabus, cuochi e sporzionatrici, le famiglie con la loro compostezza e responsabilità, l’Ufficio Tecnico Comunale che ha permesso un inizio con centinaia di migliaia di lavori effettuati in estate”.
“Come noto – ricordano dal Comune con una nota – da oggi sono partiti, nel rispetto di tutti gli standard di sicurezza, anche i servizi dei trasporti scolastici e della mensa. In particolare per il Servizio mensa ad oggi, primo giorno di scuola, sono già iscritti 1.200 alunni (su una media giornaliera di 1.300 iscritti), grazie al lavoro coordinato dell’Ufficio Comunale Servizi Scolastici, con il Dirigente Giovanni Della Casa, della Fermo Asite e dell’Asur. In questi mesi, inoltre, l’Ufficio Tecnico Comunale, diretto da Alessandro Paccapelo, ha eseguito una serie di interventi di manutenzione ordinaria nei plessi scolastici cittadini per consentire la ripresa al meglio dell’attività scolastica e in sicurezza, secondo le norme vigenti. Dal centro alla periferia della città, inoltre, in collaborazione con la Fermo Asite, nei parchi e nei cortili delle scuole sono stati eseguiti interventi di manutenzione del verde e di sfalcio dell’erba, sistemati giardini e eseguita la manutenzione dei giochi. Il sindaco nell’incontro di questa mattina ha salutato gli alunni delle prime classi delle medie negli spazi esterni, all’aperto dei plessi (in ottemperanza alle normative nazionali) e, oltre a formulare i migliori auspici di buon anno scolastico, ha anche ricordato come le amicizie che si formano fra i banchi siano molto importanti, come è stato per lui per cui alcuni dei compagni di classe della prima media sono poi diventati gli amici di una vita. Quindi nel sottolineare quanto siano fondamentali le amicizie, che nel periodo del lockdown non si sono potute coltivare, ha augurato loro di fare nuovi incontri, duraturi, importanti per crescere. Più incontri e meno telefono, ha sintetizzato. I dirigenti da parte loro hanno ringraziato l’attenzione del primo cittadino al mondo della scuola, la sua sensibilità nel voler salutare personalmente alunni e docenti ed hanno augurato agli studenti  vivere la scuola con partecipazione e impegno per la vita e per il futuro”.
Complessivamente gli iscritti all’Anno Scolastico 2020-2021 nel Comune di Fermo sono, suddivisi per Isc (Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado): 904 (Betti), 1.174 (Da Vinci – Ungaretti), 1.108 (Fracassetti-Capodarco).

A Porto San Giorgio il sindaco Nicola Loira ed il vice Gramegna si sono recati in visita nelle scuole. E il primo cittadino, nel suo messaggio, ha citato Vasco Rossi: “E’ l’unico ponte per aggrapparsi al futuro”. Il sindaco Nicola Loira ed il vice con delega all’Istruzione Francesco Gramegna, hanno, infatti, salutato questa mattina studenti, insegnanti ed il personale in servizio negli istituti sangiorgesi in occasione del primo giorno di scuola.
“La serie degli incontri è iniziata alle ore 8 all’Isc Nardi, al suono della prima campanella. Prima dell’appello, seguito dalla dirigente scolastica Daniela Medori, il sindaco – fanno sapere dal Comune – si è rivolto ai giovani della prima media invitandoli a crescere insieme ai loro insegnanti. “Il futuro cominciate a costruirlo oggi. Prendo in prestito le parole di un importante cantante (Vasco Rossi, ndr): proprio l’altro giorno ha detto pensando alla giornata odierna che ‘la scuola è l’unico ponte per aggrapparsi al futuro’. Questo è vero, siete nel luogo che vi rende tutti uguali e che vi rende liberi e consapevoli. Fatevi prendere dall’entusiasmo per la conoscenza. A tutti voi vanno i migliori auguri per la ripresa delle lezioni, avremo altre occasioni per incontrarci con gli stimoli che vengono offerti dalle iniziative degli istituti cittadini”.

Per l’assessore Gramegna “il periodo scolastico rappresenta per i giovani un’occasione irripetibile di formazione”. Sindaco e vice hanno colto l’occasione per visitare le strutture interne ed esterne al servizio delle attività, dalle mense alle palestre passando per laboratori ed aule magne. Durante i sopralluoghi hanno constatato il completamento degli interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza, comprese le recenti normative anti contagio. Mercoledì 23 settembre il previsto avvio del servizio di refezione”.

Visita nelle scuole del suo Comune anche per il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Nazareno Franchellucci. Il primo cittadino, nell’augurare un lieto anno scolastico, non si è risparmiato, nel suo giro tra le scuole elpidiensi, nel dispensare consigli e raccomandazioni anche sull’utilizzo, doveroso, dei dispositivi di protezione individuale nella lotta la Covid.


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