di Andrea Braconi
Un autentico trionfo quello di Paolo Calcinaro. Previsto, ma sicuramente di dimensioni pesanti. Soprattutto per quel Centrosinistra che sperava nel ballottaggio. Ma Renzo Interlenghi, candidato sindaco della coalizione Fermo Futura, è comunque soddisfatto del percorso intrapreso. “All’inizio qualche previsione di diverso tipo la facevamo, però il dato elettorale indica che ci sono due leader: uno del centrodestra e uno della sinistra, che sono io. Rassicuro tutti coloro che ci hanno votato: a Fermo sta rinascendo un nuovo spirito a sinistra e faremo la nostra opposizione. Nulla è perduto”.
Nella precedente legislatura le forze che l’hanno sostenuto sono state criticate per aver fatto una debole opposizione. “Ci chiamiamo Fermo Futura proprio perché abbiamo una prospettiva che guarda al domani. Ringrazio i giovani e chi ha fatto questa campagna elettorale che ha suscitato delle emozioni. La storia ci insegna che a volte può essere fatta anche dalle minoranze, partiamo da questo dato, che è da apprezzare, e andremo avanti lavorando per la città e non solo per una parte. Faremo del nostro meglio, consapevoli che la città sarà governata da una compagine variopinta, soprattutto di centrodestra. Auguro un buon lavoro al sindaco, che ha avuto questa capacità di aggregare queste forze. Ma speriamo che guardi di più il territorio e un po’ meno solo a Fermo”.
Alla domanda se l’allargamento di Calcinaro al centrodestra potrà penalizzare la stabilità della maggioranza, Interlenghi rimarca che tutto si chiarirà strada facendo e da come riusciranno a compenetrarsi anime così diverse. “I primi problemi verranno fuori nella composizione della Giunta e vedremo come si sapranno regolare”.
Ma quali altri elementi, oltre ad una coalizione più che raddoppiata rispetto al 2015, hanno spostato verso Calcinaro un consenso così vasto? “Sicuramente il fatto che il sindaco è stato molto presente, ma i problemi restano: 2.000 famiglie che vivono in povertà, centinaia di persone sono senza casa, assistiamo ad uno spopolamento della città e del territorio. Questa maggioranza dovrà dare queste risposte ai cittadini. Il popolo è sovrano, ma anche Fidel Castro fece una rivoluzione con qualche centinaio di uomini. E il nostro spirito rivoluzionario sarà apprezzato nel tempo in città, perché lavoreremo affinché ci sia una politica non legata soltanto a risolvere questioni dell’immediato”.
Ringrazia, Interlenghi, chi si è speso con lui e lancia un messaggio ai consiglieri di minoranza. “Serviranno spirito di sacrificio, abnegazione e consapevolezza di aver messo in piedi progetto importante”.
Un ultimo, imprescindibile passaggio lo lascia per L’Atra Fermo. “Dai risultati penso sia stata ininfluente nell’aver catalizzato l’area di sinistra. Vedremo di costruire passo dopo passo il futuro, ma si può ricucire ciò che esiste, ciò che non esiste non si ricuce. Se questa sinistra alternativa non andrà neanche in Consiglio comunale, la sinistra reale la rappresenteremo noi”.
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