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Ricostruzione degli edifici di culto,
via il tetto di spesa: il plauso dell’arcivescovo
Pennacchio, previsti 65 interventi

CHIESA - Nell'elenco allegato all'Ordinanza sono inseriti 65 interventi di pertinenza dell'Arcidiocesi di Fermo per un importo complessivo stanziato pari a 30.880.000 euro. L'eliminazione del tetto di spesa precedentemente previsto, ovvero 600.000 euro di importo lavori per singolo intervento, determina la rimodulazione dell'elenco

L’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio

“Monsignor Rocco Pennacchio, Arcivescovo metropolita di Fermo condivide gli aggiornamenti sulla ricostruzione post sisma 2016″. Inizia così la nota  dell’Ufficio Arte Sacra, Beni Culturali Ecclesiastici, Edilizia di culto dell’Arcidiocesi di Fermo con cui si plaude all’eliminazione del tetto di spesa per la ricostruzione degli edifici di culto. E nella nuova ordinanza del commissario Legnini sono previsti, per la nostra diocesi, 65 interventi per un totale di quasi 31 milioni di euro.

“Nel sito web del Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 – spiegano, infatti, dall’Arcidiocesi – è stata pubblicata, lo scorso 17 settembre, l’ordinanza 105 Semplificazione della ricostruzione degli edifici di culto che sostituisce la precedente, la 84 mai entrata realmente in vigore, semplificandone le procedure e apportando novità importanti in vista di una rinnovata fase di ricostruzione post sisma.
Nell’elenco allegato all’Ordinanza sono inseriti 65 interventi di pertinenza dell’Arcidiocesi di Fermo per un importo complessivo stanziato pari a 30.880.000 euro. L’eliminazione del tetto di spesa precedentemente previsto, ovvero 600.000 euro di importo lavori per singolo intervento, determina la rimodulazione dell’elenco e l’inserimento degli edifici e interventi di importo superiore nei centri abitati più colpiti dal sisma del 2016.
L’Arcidiocesi riconosce il prezioso lavoro del Commissario straordinario Legnini, che ha mostrato fin dall’inizio del suo mandato attenzione e sollecitudine, recependo le esigenze e le criticità a lui sottoposte dalle Diocesi interessate dalla ricostruzione e collaborando fattivamente nel risolverle, semplificando e snellendo la procedura e l’intero iter.
Si riconosce anche il ruolo decisivo della Conferenza Episcopale Italiana che, attraverso l’Ufficio Beni culturali ed Edilizia di Culto e l’Ufficio per i problemi Giuridici, ha costantemente monitorato e coordinato le varie fasi, contribuendo in modo propositivo alla definizione dei fondamenti sottesi alla nuova ordinanza.
Gli Uffici della Curia Arcivescovile di Fermo, consapevoli dell’impegno e della responsabilità a cui sono chiamati, da tempo stanno lavorando, individuando collaborazioni e organizzando il lavoro con l’obiettivo di procedere celermente all’espletamento delle fasi iniziali e incentivare, al meglio e in tempi rapidi, la ricostruzione. Si auspica la fattiva collaborazione fra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, affinché la sfida che ci attende nei prossimi anni possa essere vinta.
È ferma intenzione dell’Arcidiocesi di Fermo procedere all’avvio di un consistente numero di interventi così da riaprire un buon numero di chiese, oggi inagibili. Riconsegnando alle comunità spazi di incontro e condivisione, si favoriranno occasioni per ricostruire e riappropriarsi della propria identità sostenendo il futuro del territorio con la bellezza, la storia, la fede che meritano di essere valorizzate e apprezzate anche in prospettiva di un sviluppo sostenibile e di una rinnovata crescita”.


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