di Leonardo Nevischi
A seguire la seconda quota rosa del quartetto di FdI, Maria Lina Vitturini che si dice «felice di aver appoggiato Andrea Putzu e certa che con lui potremmo cambiare le sorti di questa regione». Una Vitturini che poi ammette: «Non ricoprivo più un ruolo politico attivo da quasi otto anni, quindi i voti che ho preso tutto sommato mi sono sembrati anche tanti. Quelli presi a Porto San Giorgio simboleggiano che sto lavorando bene come consigliere di opposizione. Auspico anche io che ci siano dei cambiamenti decisivi nella regione Marche e come delegata delle pari opportunità regionali spero di poter lavorare molto su questo fronte, che è ancora un argomento sul quale c’è molto da fare: l’obiettivo è organizzare eventi mirati».
Per il secondo più votato all’interno del partito, Saturnino Di Ruscio, questa è stata «un’avventura importante che segna il cambiamento in una regione per troppo tempo mal governata dalla sinistra. Arrivare vicino alle 4000 preferenze è stato un risultato che mi inorgoglisce e mi carica di responsabilità. Tra 5 anni dovremmo consolidare il risultato per far sì che Francesco Acquaroli sia nuovamente il presidente regionale. Vorrei citare un dato statistico – chiosa l’ex sindaco di Fermo togliendosi qualche sassolino dalla scarpa – circa il 45% dei candidati delle 6 liste che sostenevano Francesco Acquaroli erano concentrati nella città di Fermo, quindi diciamo che c’è stata una competizione interna abbastanza forte però questo a me non ha dato preoccupazioni. Mi trovo soddisfatto del risultato e sono completamente a disposizione del partito».
A chiudere è proprio il neo consigliere regionale Andrea Putzu: «Molti hanno creduto nel nostro progetto di cambiamento ed era impensabile nel 2013, quando è stato fondato FdI, che oggi saremmo stati il primo partito della provincia di Fermo. Per me è grande soddisfazione ed oggi parte la sfida più bella, con chiarezza e senza clientelismi. Abbiamo un presidente vicino alla provincia di Fermo e questo è molto importante. Acquaroli è una persona che conosce benissimo questa provincia, la quale finalmente non sarà trattata da provincia di Serie C ma allo stesso modo delle altre. Per me è un grande onore rappresentare Fermo in regione: sarò il consigliere del mio elettorato e non di me stesso. In 5 anni possiamo già lasciare un’impronta concreta. A breve ci saranno anche le elezioni provinciali e sarà fondamentale scegliere una figura adatta a rappresentare il centro destra, in modo tale da creare una coesione tra il governo regionale e quello provinciale».
Sul possibile assessorato fermano, Putzu è chiarissimo: «Se andrà un assessorato a Fermo sarò molto contento, ma questo lo sceglierà il presidente. Ma ricordiamoci che un assessore non rappresenta un territorio, bensì deve rappresentare un settore di competenza. I consiglieri regionali invece rappresentano il territorio perché sono stati votati da questo. Sottolineo che per la prima volta nella storia, la provincia di Fermo ha tre consiglieri di maggioranza: in passato vi era un consigliere che faceva anche da assessore e non poteva votare i provvedimenti perché era impegnato altrove e quindi rimaneva un solo consigliere a rappresentare la nostra provincia».
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